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Ti capita di vederli la sera a Palermo: cosa ci fa un gruppo di ragazzi con carta e penna

Da Piazza Pretoria alla Kalsa, si ritrovano una volta al mese nei luoghi più inaspettati della città. C'è chi li chiama gli "scrittori di strada": la loro storia

  • 23 gennaio 2024

Forse sarà capitato anche a voi di incontrarli la sera, seduti a piazza Pretoria o al Giardino Inglese, sparsi di qua e di là, con in mano un foglio e una penna.

Pensierosi e sorridenti, con lo sguardo disorientato, si confondono tra le statue nude. Sono giovani, creativi e amanti della bellezza. C'è chi li ha soprannominati gli "scrittori di strada".

Sono i ragazzi del Newbookclub, una realtà nata nel 2012 dall'idea di Alessio Castiglione, che coinvolge diversi giovani di Palermo.

«Il Newbookclub nasce quando avevo 18 anni - racconta Alessio - dentro le stanze di un centro di aggregazione. Ho cercato di radunare qualche amico con le mie stesse passioni: la lettura e la scrittura.

Era ottobre 2012, ho portato in un laboratorio l'espressione di un mio bisogno, che nel tempo ho scoperto essere anche di tante altre persone: il volere scrivere con gli altri e fare diventare la scrittura un'esperienza di comunità».
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Poi nel 2016 l'exploit e il coinvolgimento della città, con i suoi luoghi e la curiosità dei passanti. «Quando siamo andati a scrivere per strada è avvenuta una magia - spiega Alessio - si è raccolta a Palermo un'energia particolare che ci ha permesso di arrivare fino ad oggi. Non dimenticheremo mai le 100 persone che una notte di San Lorenzo iniziarono a scrivere ai piedi di Fontana Pretoria, leggendo fino a notte fonda».

Adesso a organizzare gli incontri insieme ad Alessio ci sono anche Gaia, Simone, Nazareno, Margherita, Andrea e Morena. Il Newbookclub è diventato un'associazione che promuove inclusione sociale attraverso la scrittura e la lettura. Un contenitore di idee plurali dove gli amanti della scrittura provano a ritagliarsi uno spazio, con incontri che cambiano in base alle stagioni.

«Ho scoperto il Newbookclub nel modo più naturale che concepisco: tramite amici di amici - racconta Simone Napoli - Non sapevo come funzionasse, sapevo solo che c'erano tante persone e che tutte scrivevano. Al mio primo incontro, non ho dovuto aspettare la fine per sentirmi già parte di qualcosa di grande e inimitabile».

Ci si incontra per scrivere, ispirati dal momento. Il tempo di scrittura è di circa un’ora. Infine, se si vuole, si legge agli altri partecipanti la propria produzione. Nel momento delle letture tutti si ascoltano a vicenda, questo perché l’ascolto del prossimo è uno dei momenti più importanti e profondi del Newbookclub.

«Ogni penna potenzia la mia - racconta Simone - resto sempre influenzato da quello che scrivono gli altri, trovo sempre connessioni con il mio modo di stare sul foglio. Il Newbookclub è un ricettacolo di talenti che non vogliono essere talenti: al Newbookclub si scrive perché non se ne può fare a meno, per scoprire tutto il potere delle narrazioni, non per diventare grandi e ricchi scrittori».

«Andare al Newbook è un momento di fuga dalla quotidianità - aggiunge Federica Perez - in un posto dove posso esprimermi liberamente e dove so non incontrerò alcun giudizio. Ho finalmente un posto dove poter scrivere in compagnia insieme a tante belle persone che ho conosciuto».

Con una cadenza mensile, in dieci anni di attività, hanno scritto per strada da Piazza Verdi a Piazza Pretoria, passando da Piazza del Garraffello, il Foro Italico, Mondello, la Cala. Nei parchi: da Monte pellegrino al Giardino Inglese. Dentro la storia: dal Monastero di Santa Caterina alla Torre di San Nicolò, nella Biblioteca di Casa Professa Piazza della Kalsa, ai Cantieri culturali della Zisa.

«Dopo aver scritto ovunque sia stato possibile - spiega Alessio - adesso, con il "Newbookclub Unexpected", vogliamo andare in luoghi quasi impossibili per la scrittura da trasformare in stanze dove raccontarci».

Per scoprirli basterà partecipare agli eventi pubblicati dalle pagine social dell'associazione. Ogni mese verrà condiviso l'orario, il giorno e il punto di incontro per arrivare sul luogo segreto.

Tra i luoghi non mancheranno posti dove la gente va in particolari momenti della giornata, posti che cambiano in base alle stagioni, posti ricchi di silenzio e altri pieni di ricordi, alcune volta pubblici e altre volte privati, ma tutti sorprendenti.

«L'obiettivo questa volta non è solo fare capire che la narrazione può appartenere a tutti e a tutte, ma far vedere che a Palermo è possibile scrivere dappertutto e, in definitiva, portare la cultura ovunque sia possibile».

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