Sul grande schermo vince Palermo: due film conquistano il podio del botteghino

La nostra amata Sicilia conquista il podio del box office del cinema: al primo posto Io sono la fine del mondo di Angelo Duro, "L'abbaglio" con il duo Ficarra e Picone e il famoso Toni Servillo sull'impresa dei Mille e "Diamanti" di Ferzan Ozpetek, che seppur non siciliano è un orgoglio per l'Italia.

Non accadeva dal 2018 che ci fossero delle pellicole italiane sul podio. Secondo i dati, il film di Duro è arrivato a 5.841.769 euro e il comico prosegue con le sue proiezioni insieme al pubblico.

Il film di Roberto Andò "L'abbaglio" ha già superato il milione (1.329.808 euro), mentre il film di Ozpetek ottiene un risultato eccezionale: 14.283.890 di euro.

Questi titoli raccontano storie diverse. Il duo palermitano ci regala un intreccio sull'epopea dei Mille in Sicilia con l'interpretazione di Toni Servillo e la regia di Roberto D'Andò.

Correva l'anno 1860 quando la spedizione dei Mille ha travolto l'Isola e l'obiettivo della pellicola è quello di spiegare l'avvenimento sotto una luce diversa.Con Angelo Duro si va verso tematiche più generazionali. «Lo fanno tutti e lo faccio pure io». Forse ha pensato questo Angelo Duro quando ha deciso fare il suo primo film che ha conquistato tutti al cinema.

Lo stile è il suo e si vede già dal trailer pubblicato su Facebook. Racconta, con il suo modo inconfondibile di dire le cose, il rapporto tra figli e genitori quando questi ultimi sono diventati anziani e fragili e al mutamento degli equilibri familiari che ne consegue.

Quando ha reso pubbliche le sue intenzioni ha dichiarato: «Adesso ve lo posso dire - scrive il comico sui social - ho fatto il mio primo film. Il titolo è Io sono la fine del mondo».

Al centro del film c'è Il rapporto tra figli e genitori. Angelo (Angelo Duro), un uomo che lavora nei locali notturni di Roma, occupandosi di gestire i clienti, spesso riportandoli a casa dopo serate dissolute.

Ultimo, non per importanza, è "Diamanti" di Ferzan Ozpetek che narra una vicenda quasi tutta al femminile ambientata in una sartoria romana.

La sartoria, gestita da Alberta e Gabriella Canova, è un luogo dove le vite delle lavoratrici si incontrano tra drammi personali e legami profondi.