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Spiagge incontaminate, torri e calette: quali sono i "Luoghi del Cuore" più votati in Sicilia

Vi sveliamo la classifica, al momento provvisoria, dell'undicesima edizione del censimento nazionale del FAI per il quale c'è ancora tempo per votare

Balarm
La redazione
  • 24 luglio 2022

La Spiaggia della Pirillina di Siracusa è il luogo in Sicilia al primo posto della classifica (provvisoria) dei "Luoghi del Cuore" in Sicilia, il censimento del FAI giunto alla sua undicesima edizione per il quale si può votare fino al 15 dicembre 2022.

La Pirillina si trova nel cuore della Penisola Maddalena. L’area che corrisponde a Punta della Mola viene comunemente detta “della Pillirina” dal nome della vicina grotta, che a sua volta deriva da una leggenda che vede come protagonisti un pescatore, una donna soprannominata Pillirina (termine dialettale per Pellegrina) e il loro amore impossibile.

Oltre ad essere una delle baie più belle di Siracusa, l’area della Pillirina ha un importante background storico: proprio qui nel 415 a.C. gli ateniesi attaccarono per la prima volta la città.

L'insenatura è caratterizzata dal mare cristallino – parte dell’Area Marina Protetta del Plemmirio - ma nella zona circostante ci sono anche tombe risalenti al periodo greco e bunker risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.
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Proprio per preservare l’ecosistema naturale di un’area che ha anche problemi di dissesto idrogeologico legati all’erosione costiera, il comitato “Pillirina”, attivo dal 2010, ha promosso per questo luogo l'istituzione di una riserva naturale orientata.

Al secondo posto della classifica provvisoria troviamo la Scala dei Turchi a Realmonte. Il suo nome risale al XVI secolo, quando i pirati saraceni, impropriamente chiamati “Turchi”, la utilizzavano come punto di approdo per saccheggiare i paesi limitrofi.

Si tratta di una parete rocciosa di marna bianca che riproduce la forma di una scala dal profilo smussato, curvo e irregolare; un vero monumento naturale, che si protende sul mare tra Agrigento e Porto Empedocle, separando due spiagge sabbiose.

L’intera costa dove insiste la Scala dei Turchi è stata catalogata come zona a rischio idrogeologico; nonostante ciò, l’area è da tempo oggetto di abusivismo.

Dagli anni Ottanta del Novecento una delle spiagge ai suoi piedi era deturpata dallo scheletro di cemento di un complesso alberghiero mai concluso. Grazie alla mobilitazione al censimento “I Luoghi del Cuore” 2008, il FAI ha agito in favore del bene affiancando Legambiente in una battaglia legale che, nel 2013, ha portato all’abbattimento dell'ecomostro.

FAI e Intesa Sanpaolo hanno inoltre sostenuto la demolizione di un altro edificio abusivo su uno dei terrazzi rocciosi in cima alla Scala. È seguita la riqualificazione dell’area, trasformata in belvedere pubblico in collaborazione con il Comune.

Di pochi giorni fa la notizia di una nuova vittoria per Scala dei Turchi: saranno infatti demolite le villette costruite a Lido Rossello.

Ampiamente segnalate le Tre Piscine Cala del Cuore a Bagheria (Palermo), un suggestivo tratto di costa roccioso nell’area di Capo Zafferano. Si dice che il nome popolare attribuito a quella che sulle carte nautiche viene nominata “Cala dell’Osta” sia dovuto alla divisione di quest’area in tre calette, che per la calma delle acque e per il colore verde-azzurro ricordano delle piscine.

Solo di recente si è aggiunto “Cala del Cuore”, in riferimento all’istallazione a forma di cuore rosso affissa sugli scogli. Questo luogo incredibile è caratterizzato verso l’interno da dune di origine eolica e da un paesaggio mediterraneo selvaggio, popolato di piante che fioriscono in tutti i periodi dell’anno.

Dal 2013 l’Associazione NEXT si fa promotrice di iniziative rivolte all’innovazione sociale, allo sviluppo sostenibile e alla formazione digitale dei giovani su temi come la salvaguardia del Patrimonio ambientale e culturale dei territori di Bagheria e Santa Flavia.

L’obiettivo della raccolta voti all’undicesimo censimento “I Luoghi del Cuore” è il miglioramento dei percorsi in cemento che permettono di raggiungere le calette, che hanno oltre quarant'anni e rendono l'accesso al mare particolarmente difficoltoso, se non pericoloso.

Questi luoghi risultano non accessibili a persone in condizione di disabilità, inoltre, secondo le indicazioni dei piani tecnici, l'area in prossimità degli scogli è indicata come soggetta a crolli; attualmente però non esiste una staccionata che delimita i dislivelli, né è presente la segnaletica obbligatoria.

Segue la Valle dei Templi, il celebre parco archeologico a breve distanza dal centro di Agrigento. Il sito corrisponde all’antica città di Akragas, fondata nel 580 a.C. e definita “Città la più bella fra quante son albergo per gli uomini” dal poeta greco Pindaro.

Dall’originario piccolo nucleo, la città vide la sua massima espansione durante l’epoca romana: in questo periodo è documentato anche un aumento delle ricchezze dovuto al successo dell’attività di estrazione, raffinazione e commercio dello zolfo.

Nel Medioevo e nei secoli successivi inizia il declino della città che sposta il suo centro nevralgico verso l’interno, in corrispondenza all’attuale Agrigento. Ma il suo destino non è l’abbandono e il degrado: nel 1997 il sito archeologico viene nominato Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, attirando l’attenzione non solo di turisti da tutto il mondo, ma anche di studiosi e ricercatori.

Questo luogo, che con i suoi 1300 ettari è uno dei più grandi siti archeologici del Mediterraneo, è conosciuto da molti e da molti amato e per questo motivo numerosi cittadini, in maniera spontanea, lo stanno segnalando al censimento “I Luoghi del Cuore”.

Un altro luogo molto segnalato in Sicilia è la Torre di Manfria a Gela (Caltanissetta), una torre di avvistamento che si erge su una collina sovrastante il golfo di Gela, inserito nell’elenco di Rete Natura 2000 per la sua varietà di habitat litoranei.

Diversi anni fa la torre, la cui proprietà è privata, fu illuminata per essere visibile di notte in tutta la sua possente maestosità a decine di chilometri di distanza. L'illuminazione, però, fu oggetto di una feroce azione vandalica che mise fuori uso definitivamente l'intero impianto. Da allora, la Torre di Manfria è abbandonata all’erosione, alle intemperie e rovinata da ulteriori azioni vandaliche.

Tra i beni più segnalati, il Gran Priorato di Sant’Andrea è la chiesa più antica di Piazza Armerina (Enna). Fu fondata verso i primi decenni del 1100 molto probabilmente dal Conte Simone Aleramico, appartenente a una delle famiglie più importanti del territorio; affidata ai Canonici di Sant'Agostino, fu donata nel 1148 all'ordine del Santo Sepolcro.

Le strutture che possiamo ammirare oggi sono ciò che rimane dopo che la città si ribellò a Guglielmo I e dopo il grande terremoto del 1169.

Ancor oggi la chiesa di Sant’Andrea è sede della Delegazione di Piazza Armerina dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme: qui si svolgono importanti celebrazioni religiose, come la processione del Venerdì Santo che dal centro della città si snoda verso la chiesa.
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