ITINERARI E LUOGHI
Sono gemelli, se ci vai vedi le bombe vulcaniche: tour tra i Monti Rossi in Sicilia
Il luogo perfetto per una giornata di trekking leggero, un picnic o pranzo restando con i piedi nell’atmosfera di questo scorcio della storia del territorio siciliano
I monti rossi di Sicilia
L’Etna è da sempre meta di ascese ed escursioni di appassionati e amatori, ambita per la straordinarietà del luogo atavico e ancestrale che riporta alle origini del mondo.
Ed è qui, nel territorio di Nicolosi, che si ergono due monti gemelli, due coni piroclastici formatisi a nord di della cittadina, che hanno una storia geologica legata ad una delle eruzioni più terribili che ha quasi cancellato il paese e la Catania della fine del seicento.
I Monti Rossi – per il colore fiammeggiante al momento della loro formazione, ma anche in senso di grandezza “grossi” nel dialetto siciliano - sono il risultato di una catastrofe naturale, una eruzione che nella primavera del 1669 riversò fiumi di lava in quest’area parte del Parco dell’Etna, e grazie alla quale si formò quella famosa Grotta delle Palombe, scoperta nel 1823 dal noto studioso Mario Gemmellaro.
Intere campagne coltivate e piccoli agglomerati rurali furono cancellati dalla scia incandescente che fece sparire letteralmente il Lago di Nicito cambiando l’assetto del fiume Amenano che venne sotterrato e oggi scorre sotto Catania alimentando la Fontana in Piazza Duomo omonima.
Entrando in città la lava ne cambiò anche una parte, distruggendo un pezzo di quella che oggi è sede dell’Università facoltà di Lettere e Filosofia "il Monastero dei Benedettini", raggiugendo il mare e Castello Ursino modificando la costa prospicente il fronte marino. In seguito a quell’evento traumatico il paesaggio si trasformò dando origine a due nuovi monti e diventando attualmente un habitat che unisce insieme storia e natura, amato dagli abitanti locali e da scoprire per chi non lo conosce e vuole fare una esperienza affascinante e adatta a tutti.
Qui si trova La Pineta di Nicolosi uno dei luoghi più frequentati e conosciuti da chi vive alle pendici del vulcano, a pochi chilometri dal centro abitato del paese dove il paesaggio vulcanico si lega a quello naturalistico dei Monti Rossi.
Su queste sommità si trova un bosco che risale ad una azione di rimboschimento dall’Ente Foreste Demaniali effettuata nei primi anni ’30 del secolo scorso, diffuso sulle due cime hanno una altezza intorno ai mille metri – mt 930 e 946 quella più alta - facilmente raggiungibile anche percorrendo una lunga scala costruita unendo insieme tronchi di albero, non molto impegnativa e che arriva ad un panorama mozzafiato dal quale si può ammirare Mompilieri e la città di Catania sul porto.
È un luogo perfetto per una giornata di trekking leggero, un picnic o pranzo restando con i piedi nell’atmosfera di questo scorcio della storia del territorio etneo. Interessanti le formazioni che si incontrano dette bombe vulcaniche le masse di lave di forma sferica che si originano dal gas che rimane intrappolato al loro interno durante l’eruzione - una di queste la si trova proprio all’area attrezzata e il cui peso è di qualche quintale - o i tufi formatisi dai piroclastiti sciolti del caratteristico colore rossastro e da cui deriva l’attuale nome dei monti.
Dall’area attrezzata partono due sentieri per le passeggiate di cui uno ad anello è molto facile, con andamento pianeggiante della distanza di circa 2 Km, un altro che sale sopra il primo ha una difficoltà abbordabile per qualche tratto per arrivare in quota, su un sentiero meno battuto leggermente in salita ma facile da percorrere, che conduce all’affaccio sul cratere.
Si può continuare in salita su un altro tracciato girando intorno alla parte centrale tra i due monti, attraversando un habitat boschivo tipicamente mediterraneo misto tra lecci e conifere, dalla sommità si spazia sulla Piana di Catania seguendo idealmente il percorso che la colata lavica fece nel lontano 1669.
È possibile comunque percorrere altre stradine sterrate sulle due alte colline senza perdersi, in questo luogo ideale per fare una esperienza immersiva a contatto con la natura, in un ambiente che ha un fascino particolare e atavico come tutto il contesto che circonda l’ambiente etneo. Dai punti panoramici quasi a 360° si possono osservare a sud i paesi fino al mare, un tratto con pietre che fanno capire perchè sono detti "Rossi” e verso nord osservare l'Etna, in uno di questi luoghi troviamo una pittura che racconta la terribile eruzione.
A volte durante l'inverno, può capitare che i monti siano imbiancati da una leggera coltre di neve, trasformando ulteriormente il paesaggio e le passeggiate.
Una nota storica: nel 1787 Wolfgang von Goethe con il compagno di viaggio Kniep, salirono a dorso di mulo in escursione dei Monti Rossi, partendo da Catania.
I Monti Rossi sono una particolarità e insieme una opportunità per vivere all’aria aperta facendo attività fisica in natura, scoprendo il territorio e il paesaggio da vari punti di osservazione, i panorami mozzafiato, la storia alle pendici del vulcano tra i più famosi e iconici del mondo.
(fonti Nicolosietna.it – italiani.it – etnanatura.it)
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