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Skip, l'hairstylist più alternativo di Palermo debutta nella trap: il videoclip del "Chapo"

Il videoclip è girato tra Palermo, Capo Gallo, Macari e Monte Pellegrino. Skip ha scritto il brano in pieno lockdown ed esprime quello che pensa su un tema delicato

Balarm
La redazione
  • 12 novembre 2020

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È il parrucchiere più famoso di Palermo e ora esordisce sulla scena musicale con un brano trap. Francesco Valguarnera in arte "Skip" o "Skip il povero" è uscito in digitale e in radio con "Chapo".

«Con questo brano mi sto esponendo molto alle critiche, sono pronto a subirle, ma porto avanti la mia idea sulla liberalizzazione delle droghe leggere e lo voglio fare attraverso il linguaggio della musica trap», racconta.

Il videoclip è girato tra Palermo, Capo Gallo, Macari e Monte Pellegrino ed è diretto da Oliviero Russo. Il brano, prodotto con il supporto di Francesco Criscione di Supernova Studio, masterizzato da Aemme Studio a Roma e a cui ha partecipato Samuele Davì alla tromba, è stato scritto durante il lockdown.

«In piena pandemia mi sono ritrovato ad avere due mesi liberi come non mi capitava da tempo e ho cominciato a riscrivere testi - spiega Skip -. Sono partito dal rock alternativo, dall’hip-pop, dal rap americano, ma negli ultimi tempi ho deciso di avvicinarmi alla trap per cercare di esprimere ciò che davvero penso su certi temi, anche se delicati.

Quello della liberalizzazione è un tema che porto avanti da sempre e in questo brano cerco consapevolmente la provocazione, perché chi fa uso di droghe leggere non può "nascondersi" come fanno i narcotrafficanti come Chapo, da qui il titolo del pezzo».

Classe 1978, Francesco nasce e cresce a Palermo manifestando da subito una predisposizione alla musica e alla creatività artistica. L’approccio al mondo dell’arte avviene nel ‘92 come writer (nel 2016 organizza a Mondello Insight – Graffiti Jam, una grande manifestazione sui Graffiti dove coinvolge vari artisti del panorama nazionale).

A 13 anni inizia a lavorare in barberìa (attività che prosegue tuttora) e contemporaneamente cresce anche la sua passione per la musica: inizia a fare il deejay, poi cantante e compositore (autodidatta).

Nel 1996, a 18 anni fonda il suo primo gruppo “Le Gocce Selvatiche”, che però ha vita breve. Nel 1998, fonda i “Pesce Pilota” e nel 2001 arrivano gli “Intrakundìa”, il suo gruppo più duraturo e con cui vince diversi concorsi regionali, e si esibisce in giro per la Sicilia e per l’Italia.

Nell’ambiente artistico palermitano Skip è conosciuto per gli eventi che organizza anche nel suo locale, Skip La Comune, luogo d’interscambio culturale dove ospita mostre e live di artisti anche emergenti.

«Ho tante paure, non m’interessa il giudizio sul brano. Quello che voglio provare a scardinare è il pregiudizio che lega un determinato genere musicale all’età - prosegue Skip -. Il fatto che abbia scelto di fare musica trap per la prima volta, a 42 anni, per esprimere ciò che penso su certi temi per me non è rilevante: non penso ci sia un limite di età associabile ad un genere musicale per potersi esprimere. Per questo non sono d’accordo con il pensiero di Manuel Agnelli che afferma che a 40 anni non si possa fare questo genere di musica».
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