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Si chiama come il "borgo dei tulipani rossi": sulle Madonie c'è un ponte da fiaba

Questo antico manufatto, comunemente chiamato "romano", è molto più di un’architettura in pietra: è un racconto silenzioso di secoli di storia. Dove si trova

Marco Giammona
Docente, ricercatore e saggista
  • 15 gennaio 2025

Il ponte di Blufi sulle Madonie (foto di Salvo Olimpo)

Un ponte fiabesco tra le Madonie di Marco Giammona Immerso nella quiete suggestiva dell'entroterra siciliano, al confine tra Blufi e Petralia Sottana, si erge un capolavoro dimenticato, un ponte che sembra sospeso nel tempo.

Questo antico manufatto, comunemente chiamato "romano", è molto più di un’architettura in pietra: è un racconto silenzioso di secoli di storia, un frammento prezioso del passato che si intreccia con la natura e le tradizioni del territorio.

I suoi tre maestosi archi in pietra si stagliano con eleganza su una valle incantata, dove il fiume Imera scorre lento, come un antico narratore che sussurra storie di un tempo lontano.

Qui, il ponte non è solo un collegamento, ma un’esperienza da vivere. Circondato da campi rigogliosi, querce secolari e una vegetazione spontanea che abbraccia il paesaggio, offre un panorama che sembra uscito da una fiaba.

Il suono dell’acqua che scivola tra le rocce e il profumo della terra umida trasformano ogni visita in un momento indimenticabile di pura magia. Sebbene inizialmente attribuito all’epoca romana, il ponte risale al Medioevo ed è citato in un documento del 1782 come “Ponte di Belufi seu di Petralia Sottana”.
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Questo conferma che il nome "Belufi" fosse usato già dal XIII secolo per indicare parte del territorio dell’odierno Comune di Blufi. Nel corso dei secoli, questo passaggio ha rappresentato una via strategica per le comunità locali, unendo popoli e culture.

Restaurato nel 2005 per preservarne la bellezza e l'integrità, il ponte conserva intatti il fascino e l’autenticità di un tempo.

Nonostante una parte sia ancora sommersa da detriti fluviali, questo dettaglio non fa che amplificare il suo dialogo eterno con la natura circostante, rendendolo una testimonianza viva del costante intreccio tra uomo e ambiente. Incastonato nel cuore del Parco delle Madonie, il ponte rappresenta un punto di partenza ideale per esplorazioni lungo le sponde dell’Imera.

Percorrendo i sentieri che costeggiano il fiume, è possibile scoprire antichi mulini, prati fioriti e scorci rurali che narrano la semplicità e l’autenticità della vita di un tempo.

Ogni passo tra i sentieri ombreggiati è un invito a rallentare, a percepire il battito della terra sotto i piedi e a lasciarsi trasportare dalla magia del luogo.

Ma Blufi non si esaurisce con questo straordinario monumento. A breve distanza dal ponte si trova il Santuario della Madonna dell’Olio, situato su una collina intrisa di quiete spirituale.

Questo luogo sacro, legato a un’antica sorgente ritenuta miracolosa, è una meta privilegiata per pellegrini e amanti della natura, dove il sacro e il paesaggio si fondono in perfetta sintonia.

In primavera, il panorama si arricchisce ulteriormente con il celebre campo di tulipani rossi, che tinge il territorio di colori vivaci, creando uno spettacolo unico che attira visitatori da tutta la Sicilia.

Come raggiungere il ponte Dallo svincolo autostradale di Irosa, imboccare la SP138 in direzione Petralia Sottana. Dopo circa 5 km, svoltare a sinistra in Via Turistica.

Proseguire per 700 metri e poi girare a destra seguendo le indicazioni per il "Ponte di Blufi". Continuare per circa 1 km. Un breve sentiero tra prati colorati e percorsi ombreggiati conduce al ponte, trasformando il viaggio in un’esperienza unica.
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