CRONACA
Segno di morte e salvezza: il Papa espone la croce che "indossa" il giubbotto salvagente
Per chi salva vite umane nel Mediterraneo è un fortissimo simbolo, Papa Francesco ha voluto che questo fosse un messaggio per tutti quelli che arrivano in Vaticano
La croce con indosso il giubotto donatogli da Mediterranea Saving Humans
Lo ha fatto ricordando che la croce è, insieme, segno di morte e di salvezza, ringraziando «coloro che hanno deciso di non restare indifferenti e si prodigano a soccorrere senza farsi troppe domande sul come e sul perché», in particolare chi ascolta «il grido disperato di tanti fratelli e sorelle che preferiscono affrontare un mare in tempesta piuttosto che morire lentamente nei campi di detenzione libici, luoghi di tortura e schiavitù ignobile».
«Questo è il secondo salvagente che ricevo in dono - racconta Papa Francesco ricordando l'impegno della Chiesa - il primo mi è stato regalato qualche anno fa da un gruppo di soccorritori. Apparteneva a una fanciulla che è annegata nel Mediterraneo. L'ho donato poi ai due sottosegretari della sezione migranti e rifugiati del dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. Ho detto loro: Ecco la vostra missione!».
«La nostra ignavia è peccato - tuona Francesco - come possiamo non ascoltare il grido disperato di tanti fratelli e sorelle che preferiscono affrontare un mare in tempesta piuttosto che morire lentamente nei campi di detenzione libici, luoghi di tortura e schiavitù ignobile? Come possiamo rimanere indifferenti di fronte agli abusi e alle violenze di cui sono vittime innocenti, lasciandoli alle mercè di trafficanti senza scrupoli? Come possiamo 'passare oltre', come il sacerdote e il levita della parabola del Buon Samaritano, il facendoci così responsabili della loro morte?».
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