ITINERARI E LUOGHI
Se sei in Sicilia devi andarci almeno una volta: 10 posti unici da non perdere in estate
Terra di grande ricchezza storica, culturale e paesaggistica, l'Isola è tra le mete consigliate dal portale di viaggi nanopress. Ecco i 10 luoghi da non perdere
Ecco la top 10 di luoghi da non perdere per l'estate 2024 stilata dal portale di viaggi nanopress.
Etna
Cuore pulsante dell'Isola, l'Etna è il vulcano attivo più alto d'Europa.
Si trova sul lato est dell’Isola, in provincia di Catania, ed è alto non meno di 3329,6 metri. Dal 21 giugno 2013 "mamma Etna" - così la chiamano gli abitanti del capoluogo etneo - è iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
L'appellativo al femminile, secondo alcuni studiosi, rimanderebbe ad un aneddoto leggendario che narra di una ninfa recante il nome Etna.
Cefalù
Sulla costa, una meta da non perdere è Cefalù. L'antica Kephalodion (in greco "capo", riferito alla conformazione della roccia su cui sorge), è uno dei 15 comuni siciliani compresi nel Parco delle Madonie.
La prima tappa è di certo il lungomare Giuseppe Giardina. Uno spettacolo suggestivo e pittoresco, da cartolina, che si estende per 1,5 chilometri di litorale.
Una spiaggia particolarmente vitale, attrezzata con ombrelloni, bar e ristoranti, in cui gruppi di giovani si radunano a tutte le ore per la movida del paese.
Palermo
La magnifica Palermo, si adagia sulla Conca d’Oro, un'area un tempo coltivata esclusivamente con piante di agrumi, oggi, in particolare, con il mandarino tardivo di Ciaculli. Le origini della città sono antichissime, risalgono tra il VII ed il VI secolo a. C.
Dall’influenza araba normanna, al Rinascimento, il barocco, l’art nouveau e lo stile liberty: Palermo e i suoi monumenti ne testimoniano il ruolo di crocevia di popoli.
Tra i luoghi da non perdere nel centro storico, nanopress, consiglia: la Cattedrale che, dal 2015, fa parte del Patrimonio dell’Umanità e il Palazzo dei Normanni, la più antica residenza reale d'Europa, oggi sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.
San Vito Lo Capo
Altro luogo da non perdere è San Vito Lo Capo, dove si trova la Riserva Naturale dello Zingaro. Qui una guida per una passeggiata rigenerante tra le calette della Riserva.
Il mare cristallino, caraibico, dai mille toni di azzurro, rende la spiaggia di San Vito Lo Capo uno dei luoghi più belli della Sicilia occidentale, e meta tra le più consigliate dai tour operator.
Chi giunge per la prima volta non potrà fare a meno di rimanere incantato dalla bellezza del golfo che si apre all’improvviso dopo la piccola frazione di Castelluzzo, in provincia di Trapani: un azzurro senza eguali, un paesaggio di mare racchiuso in uno scrigno di vegetazione mediterranea, dove poter trascorrere una vacanza in famiglia o con amici tra mare e divertimento notturno.
Sulla costa ci sono numerosi ristoranti dove si possono gustare piatti tipici.
Favignana
Prendendo il traghetto si arriva a Favignana. Istituita nel 1991, si trova a circa 7 km dalla costa occidentale della Sicilia, tra Trapani e Marsala, di fronte alle Isole dello Stagnone.
Questa isoletta fa parte fa parte della riserva naturale delle isole Egadi e ha delle baie incantevoli.
Il nome Favignana deriva dal latino favonius (favonio), termine con il quale i romani indicavano il vento caldo ricadente proveniente da ovest. Il villaggio sorge intorno a un'insenatura naturale dove è strutturato il porto sulle cui sponde sono presenti gli edifici delle antiche tonnare Florio.
l'Isola è ricoperta prevalentemente da macchia mediterranea costituita da arbusti cespugliosi e da boschi di pini mediterranei. Noleggiando una bicicletta si può esplorare in tutto relax il caratteristico paesino.
Qui una nostra guida per godersi a pieno Favignana su due ruote.
Ragusa
Da non perdere uno dei gioielli del barocco siciliano: Ragusa. La città è ricca di edifici e monumenti magnifici come il Portale di San Giorgio ed il Duomo.
Il terremoto del 1693 segnò la seconda vita della città, ma Ragusa rinacque dalle macerie, più bella di prima, nelle localizzazioni di Ragusa superiore, con le sue chiese, le rocche, i passaggi che salgono in verticale.
E poi Ibla (in siciliano “lusu”, ovvero quello che giace sotto) che è un miraggio di luci e di ombre, con la piazza centrale che è un salotto a cielo aperto dove il tempo sembra essersi fermato.
Siracusa
Sempre a sud dell'Isola si arriva a Siracusa. Nota per le rovine dell'antichità, è una città molto affascinante con i suoi 2800 anni di storia.
Il centrale Parco Archeologico della Neapolis racchiude l'anfiteatro romano, il Teatro Greco e l'Orecchio di Dionisio, una grotta scavata nel calcare a forma di orecchio umano.
Taormina
Tra le tappe consigliate da nanopress c'è anche la bellissima Taormina.
Il suo teatro è il secondo centro di rappresentazione teatrale "classica" per dimensione in Sicilia, dopo il Teatro Greco di Siracusa.
Fu edificato ad opera dei Greci, probabilmente intorno al terzo secolo a.C. sotto il regno di Gerone II, asportando manualmente dalla montagna adiacente oltre 100mila metri cubici di pietra.
Sorge in un punto panoramico unico, con vista sul golfo ioninco e sulla mole dell'Etna. A pochi passi c'è anche Isola Bella, la Perla del Mediterraneo, una splendida Riserva Naturale verdeggiante dalle caratteristiche uniche.
Noto
Immancabile tappa, Noto. Splendido paesino che svetta su un altopiano che domina la valle dell’Asinaro, è un piccolo gioiello dalle origini antichissime, e icona del barocco siciliano.
Importante centro siculo, romano, bizantino e poi arabo, fu completamente distrutto nel pieno del suo splendore dal terremoto del 1693, ma grazie ad una minuziosa ricostruzione, Noto è divenuta una magnifica città d'arte.
Nel 2002 il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell'Unesco, assieme a Caltagirone, Militello, Catania, Modica, Palazzolo, Ragusa e Scicli.
Agrigento
Nota per le rovine dell'antica città di Akragas e la Valle dei Templi, un vasto sito archeologico con templi greci ben conservati.
Nella periferia della città moderna si trova il Museo archeologico regionale di Agrigento che ospita manufatti e un telamone. A ovest, è situata la Scala dei Turchi, un'insolita scogliera bianca a scalini che si affaccia su spiagge sabbiose.
Il nome del luogo è da attribuire alle passate incursioni di pirateria da parte dei saraceni, genti arabe e, per convenzione, turche. I pirati turchi, infatti, trovavano riparo in questa zona meno battuta dai venti e rappresentante un più sicuro approdo.
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