Ripariamo la casa di San Benedetto il Moro: raccolta fondi per la chiesa di Santa Maria di Gesù

Il primo pensiero dei fedeli è stato quello di mettere in salvo le sue reliquie. Della sua "casa" putroppo però non resta più nulla (o quasi). La chiesa di Santa Maria di Gesù, che conservava le spoglie di San Benedetto il Moro, co-patrono di Palermo, è andata perduta. Sui social è partita una raccolta fondi per aiutare i Frati Minori di Sicilia a ricostruirla.

Le fiamme hanno raggiunto la Chiesa nel pomeriggio di martedì 25 luglio, giorno infernale per Palermo che si è ritrovata travolta dagli incendi. Secondo le prime ricostruzioni le fiamme sarebbero partite proprio dalla montagna e, attraverso la vecchia cantoria dei frati (costruita in legno), sarebbero arrivate fino in Chiesa.

L'incendio ha divorato tutto tranne la teca con le spoglie del santo, messe in salvo poco prima dai fedeli accorsi a salvare il possibile.

Ad andare perduti tesori di grande pregio artistico e religioso, come i tetti, un coro e sottocoro ligneo del Trecento, una cappella in marmi mischi, un altare ligneo francescano, una statua di una Madonna di età rinascimentale e alcuni disegni di Ernesto Basile.

Per ricostruire quella che è definita la "Casa di Benedetto il Moro", è partita una raccolta fondi destinata all'ordine dei Frati Minori di Sicilia che gestiscono il Convento. È possibile donare online con carta di credito o PayPal collegandosi al sito web dell'OFM Sicilia.

Oppure è possibile contribuire facendo un bonifico bancario intestato a Provincia dei Frati Minori di Val Mazara S. Benedetto. IBAN: IT 02 M 02008 04615 000104482428. Scrivendo come causale: Incendio Santuario San Benedetto il Moro - Palermo.

Risalente al 1426, il convento si trova ai piedi di Monte Grifone, a pochi passi dal cimitero di Santa Maria di Gesù dove sono sepolti i Florio. Come ricorda Stefania Auci in un lungo post pubblicato su Instagram.

«In questa chiesa ho pregato, chiesto, ho semplicemente trascorso del tempo. Aveva la quiete degli eremi e la bellezza semplice di un luogo con 700 anni di storia addosso.

Poco, pochissimo si è salvato, portato via prima che il fuoco devastasse tutto.Sembra una chiesa bombardata. È insulto alla nostra storia, è strazio, orrore. Cancellazione della nostra memoria e per chi crede, della nostra fede».