CULTURA
Ricordi di Palermo in bianco e nero: quando il Natale aveva il suono dei "Ciaramellari"
Partivano da Monreale e arrivavano fino al Cassaro suonando "Tu scendi dalle stelle" lasciando incantati grandi cortei di famiglie con bambini che li seguivano ovunque
Uno zampognaro siciliano
Parliamo degli zampognari, anche detti ciaramellari: partivano da Monreale o dalla Rocca e procedevano lungo il Cassaro.
Si dirigevano verso la chiesa di San Francesco d'Assisi mentre dedicavano le serenate alla Madonna tra gli occhi incantati di famiglie intere, bambini, nonni e di passanti curiosi.
In molti ricordano i tempi in cui nei freddi giorni di dicembre passavano gli zampognari sotto i balconi: si sfidava il gelo per partecipare a un rito secolare e popolare che ogni anno dava inizio alle feste di Natale.
Le esibizioni erano organizzate davanti alle edicole votive ma anche ai piedi o addirittura dentro le case dei committenti.
I brani variavano a seconda delle occasioni o delle richieste e oltre ai canti devozionali anche canti narrativi legati ai temi della Natività e della Passione come U caminu i san Giseppi (il viaggio a Betlemme), A la notti di Natali (la nascita), I tri Re (l'arrivo dei Magi), Quannu la santa Matri caminava (la ricerca del Cristo Morto da parte della Madonna).
La tradizione, sembra si sia estinta negli anni Sessanta e restano a mantenerne vivo il ricordo i colleghi di Monreale che fino agli anni Ottanta procedevano ugualmente lungo il Cassaro.
I passanti che si distraggono dai loro affari per ascoltare "Tu scendi dalle stelle" e le altre musiche sono pochi, davvero pochi, come sono poche le persone che si radunano intorno ai suonatori.
Passano di edicola in edicola, fermandosi per cantare alla Vergine Maria e ricordando i vecchi tempi, quando i bambini saltavano dalla gioia di l’ora alla sola idea di assistere alle novene.
Curiosità: la zampogna siciliana "a chiave", è (anzi era) diffusa nel territorio di Palermo e Monreale e qui è arrivata da Napoli nel Settecento, diversamente da quella "a paro" questa è usata per canti e musiche devozionali.
È composta da quattro canne di lunghezza differente: due bordoni (quàitta e fasettu) e due canne melodiche (canta e trummuni).
Le dimensioni della canna melodica sinistra sono davvero impressionanti raggiungendo la lungezza di un metro e mezzo circa.
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