CRONACA
Qui vedi il tramonto siciliano più bello: il litorale (dopo 20 anni) è pronto a rinascere
Più spazio alla spiaggia e nuove soluzioni per evitare l'erosione costiera. Un tratto del litorale trapanese si prepara a rinascere e a tornare agli antichi splendori
Un tratto del lungomare di Marsala
A Marsala comincia il secondo capitolo del tratto che va dal porto a Torre Sibiliana, dove sono previsti interventi ad hoc per permetteranno di dare più spazio alla spiaggia, raddoppiandone la profondità e consentendo agli stabilimenti balneari e alle attività economiche, presenti sul posto, di avere una maggiore superfice.
Con una delibera di Giunta, è stata, infatti, sottoscritta l'assistenza di tecnici esperti per sviluppare, nell'ambito del programma Horizon Europe 2012/2027, il complesso progetto per svolgere indagini batimetriche e correntometriche con la conseguente realizzazione di interventi di protezione e ripascimento dall'area di colmata a Torre Sibiliana.
Su 20 progetti presentati in tutta Europa, solo tre in Italia sono stati selezionati, tra cui figura proprio quello di Marsala. Il finanziamento verrà chiuso a gennaio 2025. Poi, si sapranno i tempi di realizzazione.
“Il progetto riguarda tutta l’area costiera che va dal porto, poi il tratto di 3 chilometri dove sono presenti le scogliere e altri tre chilometri di costa sabbiosa – precisa l'ingegnere Alessandro Putaggio -. La realizzazione di questo intervento, circa 20 anni fa, ha provocato una forte erosione. Adesso, cercheremo di evitare che il fenomeno continui, così da scongiurare che l’erosione possa avvicinarsi ai fabbricati, riducendo, di conseguenza, la superfice delle aree destinate agli stabilimenti balneari e alla spiaggia destinata alla libera fruizione”.
Per proteggere la strada che porta ai lidi, si è verificata, verosimilmente, una variazione delle correnti, facendo in modo che si creasse l’erosione nel tratto dove è presente la sabbia, che si è arretrata rispetto alla vecchia linea di costa. Il progetto prevede lo studio delle cause che hanno portato al fenomeno e, in seguito, la ricerca delle possibili soluzioni.
“In seguito, andremo a ricercare sedimenti compatibili con l’attuale presenza della sabbia nei lidi per ricomporre la linea di costa. Da qui, un’opera di protezione per evitare un’altra erosione”.
Tra le soluzioni ipotizzate, la realizzazione di soffolte, delle scogliere che non si vedono dalla linea di costa e che si trovano sotto il livello del mare, interrompendo il flusso del moto ondoso. Un progetto dai risvolti non soltanto ambientali, ma anche economici per il maggiore spazio che avranno gli stabilimenti balneari.
“Assisteremo ad un cambiamento epocale del nostro litorale – spiega il sindaco di Marsala, Massimo Grillo -. Ai lavori del Waterfront, attualmente in corso, si aggiungeranno interventi di protezione a beneficio del tratto di costa soggetto negli ultimi anni a forti fenomeni di erosione, con positive ricadute sul fronte ambientale e turistico.
L'Amministrazione, pertanto, prosegue nella progettualità con la quale intende affrontare le sfide globali, a cominciare dal cambiamento climatico e da quanto fissato nell'Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile, volto a raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo riguardanti anche il mare.
Sarà il gruppo Technopolis, che avrà come referente l'Ufficio Speciale per il Pnrr diretto da Alessandro Putaggio, con il supporto dell’architetto Annalisa Bavetta, a fornire l'assistenza tecnica al progetto di protezione e ripascimento costiero del Comune di Marsala, individuando le opportunità di finanziamento a livello regionale, nazionale ed europeo”.
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