NUOVI SPAZI
Qui vedi Donna Franca e Falcone e Borsellino (da piccoli): come rinasce una via di Palermo
Un murale lungo 20 metri e un intervento di rigenerazione urbana per fare risplendere una strada in passato nevralgica per il commercio della città
Il murales di via Arsenale a Palermo
L'opera di street art si può ammirare lungo la cinta muraria che delimita il porto: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino da bambini, Donna Florio, una donna degli anni ‘40 appoggiata su una barca, Periple, riferimenti alla Palestina e alla libertà attraverso la danza.
Un intervento di rigenerazione urbana che, grazie alla disponibilità dell’Autorità di Sistema Portuale del mare di Sicilia Occidentale, ha preso vita durante un laboratorio che si è svolto nei mesi scorsi nella scuola Antonello da Messina con le ragazze e i ragazzi che partecipano a Yolk Town, centro sportivo di comunità che offre un programma quotidiano di attività extrascolastiche gratuite tra cui sport, sostegno allo studio, laboratori artistici, educazione sentimentale e tanto altro.
Un lavoro iniziato con un’idea generale ma senza uno schema rigido, per garantire ai giovani di Yolk libertà espressiva e spensieratezza.
«Abbiamo deciso di non realizzare un soggetto preciso e di facile leggibilità volontariamente, per rompere il modello quasi stereotipato che negli ultimi anni si sta imponendo a Palermo - racconta "Tutto e Niente" -. Un modo per permettere ai partecipanti di creare diversi soggetti legati ai dialoghi, alle sensazioni, agli argomenti che abbiamo attraversato in questi mesi, dando loro modo di tracciare e imprimere il proprio vissuto su quel muro».
Un impegno importante, quello di Yolk, nel contrastare il disagio giovanile, la solitudine, la socialità virtuale mettendo a disposizione un programma volto a stimolare la curiosità e la sperimentazione di aree creative che non rientrano nell’orario scolastico.
Negli ultimi mesi, tra le tante attività, è stato proposto anche “Beat”, un corso di canto e percussioni condotto da Fulvia Ricevuto e Giusi Raccuglia, insegnanti di percussioni del Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo, e Massimo Sigillò Massara, cantante e componente del gruppo I Sei Ottavi.
Come dicevamo, via dell'Arsenale in passato fu un luogo nevralgico per l'espansione della città, prima militare e poi commerciale. Qui sorge infatti l'Arsenale della Real Marina, che fu il "quartier generale" della Marina Regia a Palermo, prima ai tempi dei Vicerè e dei Borboni, poi del Regno d'Italia. In seguito fu anche deposito del Cantiere Navale allora fondato dalla famiglia Florio.
Il maestoso edificio, che ha rappresentato le aspirazioni di chi voleva intensificare la potenza marittima di Palermo (come i Florio), è in fase di restauro e riqualificazione. I lavori sono partiti a febbraio scorso, su volere della Regione, che qui realizzerà il nuovo Museo del Mare e della Navigazione della Sicilia, gestito dalla Soprintendenza del Mare (Ne abbiamo parlato in un nostro articolo di approfondimento).
Proprio come voleva Sebastiano Tusa, archeologo, soprintendente del Mare ed ex assessore regionale ai Beni culturali (morto nel 2019 in un incidente aereo avvenuto nei pressi di Addis Abeba, in Etiopia, dove aveva partecipato a un convegno internazionale).
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