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Quel "terrone" premiato da Forbes: Guido è tra i 30 giovani più innovatori del mondo
Guido Zichittella è stato inserito nella lista "30 Under 30 Europe" da Forbes, rivista americana di finanza: sta innovando il panorama mondiale dell’industria
Guido Zicchitella
Guido Zichittella, ventisettenne di origini marsalesi, è stato selezionato dalla rivista Forbes ed inserito all’interno della quarta edizione della lista "30 Under 30 Europe", che seleziona ogni anno 300 giovani talenti e astri nascenti che stanno innovando il panorama mondiale dell’industria e della tecnologia.
Gli studi di Guido si concentrano sull’impiego del gas naturale quale elemento a metà via tra il petrolio e le energie rinnovabili, dal quale estrarre le molecole di base comunemente usate dall’industria chimica per la produzione di svariati prodotti come la plastica, il carburante o i medicinali.
Arrivato a Zurigo per svolgere un percorso Erasmus di sei mesi, Guido alla fine è rimasto in Svizzera sei anni, dove sta sviluppando una innovativa tecnologia che permette di trasformare i gas naturali in due semplici molecole, etilene e propilene, considerate dalla scienza quali building blocks, ossia prodotti chimici di base per la creazione di una serie innumerevole di prodotti che ogni giorno ci troviamo ad usare (per gli appassionati dalla chimica, la reazione interessata si chiama Alkane Oxychlorination)..
L’elenco dei 30 prodigi premia la ricerca di Guido come progetto maggiormente innovativo e promettente proprio nella categoria Science&Healthcare e cataloga i settori di innovazione in dieci categorie: Art&Style, Entertainment, Finance, Media&Marketing, Manufacturing&Industry, Reatail&Ecommerce, Science&Healthcare, Social Entrepreneurs, Sports&Games e Technology.
«Il gas naturale viene considerato oggi come la migliore risorsa che fa da tramite tra l’era del petrolio e quella delle energie rinnovabili» continua Guido.
«Attualmente il rinnovabile, seppur ecosostenibile rappresentato the ultimate solution per la sete di energia della nostra societa, non è purtroppo ancora quella maturità tecnlogica tale da sostituire, tout court, il petrolio. Da qui la mia idea di utilizzare il gas naturale, che nasce appunto dalla necessità di trovare una via di mezzo tra l’efficienza del petrolio e la sostenibilità del rinnovabile».
Secondo le stime dichiarate da Guido, ogni anno nel mondo si ha uno spreco del 3.5% del gas naturale estratto, equivalente a circa 13 miliardi di dollari, che viene quindi bruciato nell’aria in quanto inutilizzato nel cosidetto processo di flaring, rilasciando circa 350 milioni di tonnellate di anidride carbonica nell’ambiente.
«Il gas naturale molto spesso viene sprecato perché i suoi costi di trasporto, dai siti di estrazione dalle centrali chimiche, sono esorbitanti. Considerato anche questo aspetto, la nostra sfida adesso è quella di commercializzare questa tecnologia che si chiamerà plant on wheels, che prevede la creazione di un impianto su ruote che convertirà il gas naturale in loco, evitando il bisogno di trasportarlo e soprattutto bruciarlo».
Nonostante il suo accento marsalese ormai svanito, Guido è un’altra eccellenza siciliana all’estero.
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