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In viaggio sul "Lapponia Express": in treno (da Palermo) con i nobili dei primi del '900

A pensarlo oggi sembra quasi un sogno o la descrizione fatta nelle pagine di un romanzo russo e invece, per qualche tempo agli inizi del Novecento, fu realtà

Balarm
La redazione
  • 10 aprile 2021

La locandina originale degli orari della "Lapponia Express"

Agli inizi del ‘900, quando le Ferrovie dello Stato cominciavano ad unire l’Italia, definendo il forte legame tra la ferrovia e lo sviluppo industriale e socio-culturale del Paese, una tratta in particolare dava lustro al Sud.

Stiamo parlando della Lapponia Express che, nei mesi di luglio e agosto nel 1904, offrì il collegamento diretto tra le città di Narvik, in Norvegia, e Palermo.

La cosa più interessante, poi, considerando l’epoca, era il tempo di percorrenza: 5 giorni.

Se le prime linee ferroviarie sorsero per rispondere ad esigenze nazionali, ben presto il treno varcò i confini dei singoli paesi mettendo in comunicazione collettività e popoli di tutta l’Europa.

Con lo sviluppo del turismo, i treni collegarono prima le città più importanti e i luoghi più lontani del continente europeo, dando così la possibilità ad un numero sempre maggiore di persone di conoscersi e di vivere avventure di viaggio fino ad allora confinate nei romanzi.
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Nell’estate del 1904 venne istituito per la prima volta un collegamento tra l’Italia e le remote regioni scandinave.

Il viaggiatore italiano poteva raggiungere direttamente la Svezia, partendo da Palermo, in 5 giorni di viaggio. E da Stoccolma si superava poi il Circolo Polare Artico grazie al “Lapponia-Express”.

Paesaggi incredibili scorrevano fuori dal finestrino mentre i passeggeri brindavano nella carrozza ristorante, giocavano a carte o dissertavano dei principali avvenimenti del continente, nelle lussuose carrozze-salone.

Per la notte li attendevano confortevoli carrozze-letto.

A pensarlo oggi sembra quasi un sogno o la descrizione fatta nelle pagine di un romanzo russo e invece, per qualche tempo, fu realtà.

Gli archivi delle Ferrovie dello Stato conservano ancora oggi la locandina con gli orari di partenza e quelli delle tappe intermedie prima dell’arrivo in Svezia.

Attraverso l’Italia, toccando città quali Messina, Napoli, Roma, Firenze e Venezia, si giungeva in l’Europa, passando per Innsbruck, Monaco e Stoccolma.

La città di destinazione, infine, Narvik è un luogo proprio da cartolina.

Posizionata su di una penisola a 200 km a nord del circolo polare artico, la sua posizione si trova all’estremità del fiordo Ofot (Ofotfjord), di fronte ad una sua diramazione - il Rombaksfjord, con un collegamento diretto all’Oceano Atlantico ed alle sue spalle è sovrastata dalle alture di Fagernesfjellet e di Frammeasen.

Insomma se oggi la tratta ferroviaria fosse ancora attiva di sicuro ci sarebbe la lista d’attesa per l’acquisto di un biglietto.
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