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Per i giapponesi la cura è il "bagno nella foresta": fra i luoghi del benessere in Sicilia

Il nostro sistema nervoso sente la mancanza di una stimolazione da parte della natura. Lo Shinrin-yoku è un metodo riconosciuto per la prevenzione e la cura delle malattie

Balarm
La redazione
  • 19 gennaio 2020

I boschi delle Madonie (foto Giovanni Nicolosi)

La Sicilia è una regione che a 360 gradi offre scenari e paesaggi molto differenti tra loro.

Dal mare cristallino da cartolina alle montagne innevate come l'Etna, i Nebrodi e le Madonie. Sull'Isola ci sono anche tanti boschi dove potersi immergere per rigenerare lo spirito, la mente e il corpo.

Per chi è stressato, per chi ha bisogno di prendere aria e di distogliere lo sguardo dai dispositivi elettronici come tablet e cellulari è arrivato il momento di immergersi nella natura. Fare una passeggiata, ascoltare i rumori che si trovano lungo la strada e farsi meravigliare dalle bellezza senza filtri.

Una delle migliori pratiche terapeutiche che si possono svolgere nella natura è giapponese ed è conosciuta come: Shinrin-yoku.

Cos’è lo Shinrin-yoku?

Letteralmente significa "bagno nella foresta": si tratta di inspirare l’atmosfera del bosco. Gli scienziati giapponesi hanno studiato gli effetti psico-fisici che può regalare una passeggiata nel bosco, riconoscendo le conseguenze benefiche che tale pratica può produrre sull’organismo umano.
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«Oggi il respirare l’atmosfera del bosco è un metodo ufficialmente riconosciuto sia per la prevenzione delle malattie sia per favorirne la cura. In Giappone, cliniche e università di medicina lo studiano e lo mettono in pratica come disciplina a tutti gli effetti».

Lo Shinrin-yoku non è una vera e propria forma di esercizio fisico e neanche una semplice passeggiata. Questa tecnica è un’esperienza di sollecitazione dei cinque sensi, per educarsi ad ascoltare i suoni del bosco, respirare le fragranze della natura, osservare la luce e le sfumature e aumentare la sensibilità nello stabilire un contatto con le piante e la terra. È una pratica che ci permette di ritrovare quel senso di armonia innato ma che abbiamo perso tra i tik tok del tempo.

Come praticarlo?

Innanzitutto, mettetevi nelle giuste condizioni per poter vivere questa esperienza al meglio. Abbandonate cellulari, macchine fotografiche e qualsiasi altro tipo di dispositivo. Iniziate a camminare, lentamente e senza una meta. La vostra unica bussola sarà il vostro corpo. Attivate i vostri cinque sensi, soffermatevi sui particolari, mescolatevi alla natura, annusatela.

Connettetevi in un mondo che è puro. Riempitevi gli occhi con i colori dei boschi, ascoltate il suono dei ruscelli, il cinguettio degli uccelli. Fatevi accarezzare dal vento, catturare dagli odori che provengono dal bosco. Toccate gli alberi, guardate senza filtri la bellezza senza ritocchi. Ascoltate e ascoltatevi. Tutto questo è Shinrin-yoku, il bagno nella foresta.

Quando può essere utile praticare lo Shinrin-yoku?

Questa pratica giapponese viene spessa prescritta, non solo per agire su persone ansiose e affette da depressione, ma anche nel recupero da un intervento chirurgico o da una malattia, nel miglioramento del sonno e nell’aumento dell’energia.

Il ricercatore Jose Antonio Correia, professore di Psicologia Ambientale all’Università Autonoma di Madrid spiega: «Con l’avvento della società moderna le città hanno iniziato a rappresentare una sicurezza contro le possibili aggressioni della natura. Ora sappiamo che questo atteggiamento è sbagliato e che possiamo parlare addirittura di disturbi da deficit di natura: aumento dell’obesità, malattie respiratorie, carenza di vitamina D, stress.

La città ci offre protezione e comfort, ma il nostro sistema nervoso non si è del tutto adattato all’ambiente urbano e sente dunque la mancanza di una stimolazione da parte dell’ambiente naturale che ha permesso la sopravvivenza della nostra specie».

Come agisce realmente la natura nel nostro sistema immunitario?

Gli studi giapponesi sono riusciti a dimostrate che il nostro sistema immunitario riesce ad entrare in relazione con le emissioni delle piante, i cosiddetti terpeni. La conseguenza è che il numero di cellule killer subirà un aumento, cosi come quello delle proteine anticancro. Trascorrere una solo giornata immersi nel bosco fa aumentare in media circa 40% le cellule killer.

Si è dimostrato che i terpeni agiscono sul sistema immunitario sia direttamente che indirettamente, per esempio sul sistema ormonale, riducendo gli ormoni dello stress come il cortisolo.

Una giornata in cammino ci permette di entrare in contatto con moltissime varietà di sostanze naturali e grazie alla loro grande biodisponibilità, possiamo assorbirli attraverso la respirazione, l’ingestione oppure attraverso il contatto cutaneo. L’azione combinata dei terpeni agisce sulla pressione sanguigna, sulla diminuzione dello stress, oltre che sul meccanismo dell’ansia e della depressione, con un effetto distensivo e calmante.
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