CRONACA
Pasqua e Covid, ci risiamo: cosa si può fare e cosa no durante la (nuova) zona rossa in Sicilia
Spostamenti, visite, negozi, ristoranti, ecco tutte le regole previste per questa nuova "zona rossa Pasquale" cui andiamo incontro e che durerà da sabato 3 al 5 aprile
Cerchiamo di fare un po' di chiarezza e capire cosa possiamo e non possiamo fare durante il periodo di Pasqua in cui saremo in questo mini-lockdown.
Partiamo dall'assuno che ogni regione seguirà la propria ordinaza regionale, appunto. Alcune, con provvedimenti locali, hanno vietato l'ingresso ai non residenti, e sono l'Alto Adige, la Val d'Aosta, la Toscana, la Sardegna. La Campania invece proibisce le seconde case anche ai residenti.
La Sicilia chiede, come già accade, di arrivare con un tampone molecolare negativo o dà la possibilità di effettuarlo in porti e aeroporti.
La Sicilia è in fascia arancione ancora per qualche giorno, poi da sabato 3 al 5 aprile, diventerà rossa come il resto d'Italia e quindi anche sull’isola vigeranno le restrizioni di questo mini lockdown.
Vietato uscire da casa se non per motivi di lavoro, salute, urgenza. Si può fare visita a parenti e amici ma solo una volta al giorno, al massimo in due adulti con minori di 14. Resta però il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino successivo.
Chiudono i negozi, bar e pizzerie solo da asporto o consegna a domicilio. In quei giorni servirà l’autocertificazione per spostarsi. Si può fare sport in forma individuale ma solo vicino casa.
In Sicilia bisogna compilare la ormai famosa autocertificazione (anche nei giorni arancioni) quando ci si sposta fuori dal Comune per motivi di salute, lavoro, studio e urgenza.
Seconde case
Si può andare nelle seconde case ma soltanto il nucleo convivente e soltanto se la casa è disabitata. Quindi è vietato andare con amici e parenti.
Può andare nella seconda casa soltanto chi dimostra di averne avuto titolo (quindi ne è proprietario o affittuario da una data antecedente al 14 gennaio 2021).
Lo spostamento verso le seconde case è consentito anche se si trovano in zona rossa e anche se l'abitazione di residenza e quella dove non si vive stabilmente non sono nello stesso comune.
È importante, per non incorrere in sanzioni, verificare che non ci siano delle ordinanze ancora più restrittive per i comuni o le province in cui ricade la seconda casa che magari ne vietano l’accesso.
Spostamenti verso la Sicilia dalle altre località.
Il governatore Nello Musumeci non ha pensato ad ordinanze restrittive, al momento. Per arrivare in Sicilia vale la regola del tampone: chi arriva sull'isola deve esibire il risultato negativo di un test effettuato 48 ore prima dell’arrivo.
Come già noto, chi non si vuole sottoporsi a tampone o test rapido ha la possibilità di sbarcare ma restare in quarantena.
Una postilla sulla zona Arancione in cui la Sicilia ricordiamo, sarà fino a venerdì 2 marzo. Dopo Pasquetta si dovrebbe tornare arancioni se i dati non dovessero peggiorare e quindi vigerà il divieto di spostamento fuori dal proprio comune, se non per lavoro, salute, necessità, studio.
I negozi restano aperti tranne nei centri commerciali in festivi e pre. Cinema, teatri, palestre, piscine restano chiusi. Si può praticare sport nel proprio comune, all'aperto e da soli, o in centri sportivi all'aperto.
Sono possibili le visite una volta al giorno, tra le 5 e le 22, verso una casa nel comune per 2 persone (esclusi under 14 e disabili). Bar e ristoranti chiusi al pubblico, possono soltanto fare asporto. La scuola è in presenza fino alla terza media, ed è in presenza ma al 50% alle superiori.
Dopo di che si attenderà il nuovo dpcm. L'ipotesi che già è circolata è che fino al 30 aprile - data in cui scadrà lo stato d'emergenza che sarà certamente prorogato - nessuna regione o provincia possa tornare alla zona gialla. Ci saranno solo zone rosse o arancioni.
Altra ipotesi è che che, come per le festività pasquali, i tre giorni a cavallo del primo maggio saranno rossi.
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