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Palermo in rivolta per le montagne di rifiuti: la protesta (con scopa in mano) al Comune

Ovunque volti lo sguardo trovi grossi cumuli di spazzatura puzzolenti. I piromani li incendiano, i disagi aumentano e i cittadini non ci stanno più. Cosa sta succedendo

Anna Brisciano
Collaboratrice
  • 30 luglio 2024

La foto "simbolo" della protesta: la strada alla Zisa chiusa dalla spazzatura per strada (tra le vie Re Tancredi e Imperatrice Costanza)

Palermo, città dalle mille bellezze e dalle mille distese di spazzatura. E non solo. Ogni angolo del capoluogo si è trasformato in una grande discarica, che non solo emana odori fatiscenti, ma che nelle ore più buie della notte diventa bersaglio dei piromani che si dilettano a dargli fuoco.

I cittadini non ci stanno più. Sono stanchi di svegliarsi la mattina, di uscire di casa e trovare roghi spenti o da spegnere e una forte puzza, resa ancora più intensa dalle alte temperature che ci stanno colpendo.

Di fronte a questa situazione critica, la pazienza sta diminuendo drasticamente e molti residenti stanno organizzando delle rivolte con l'intento di far sentire a voce alta il proprio dissenso. Infatti, domani, mercoledì 31 luglio alle 18.00, ci sarà un sit in di protesta contro il degrado in cui versa la città. L'appuntamento, con scopa in mano, è a piazza Pretoria, davanti al Comune.

Sono diverse le cause che stanno mettendo in ginocchio Palermo di fronte alla gravissima crisi di gestione dei rifiuti, prima fra tutte la l'assenza di personale. Sono, infatti, almeno cento gli operatori ecologici che per ora mancano all'appello.
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Si è tentato anche di tamponare i turni "vuoti" con diversi straordinari, ma questa non è stata una decisione risolutiva, dal momento che, a causa di problemi di natura economica, l'azienda non è stata in grado di contribuire al sostentamento economico dei suoi impiegati.

Rispetto alla mancanza di personale, il presidente della Rap, Giuseppe Todaro, dichiara: «Nel 2013 l'azienda poteva contare su 2.600 dipendenti ora solo su 1.500. Dal 2020 ne sono andati in pensione 400 - continua - Per l'indifferenziato ce ne sono solo 600, ma ne servirebbero almeno 850».

Un altro problema è rappresentato dal fatto che ci sono dei ritardi nella discarica a causa della mancata consegna della seconda parte della settima vasca di Bellolampo.

A fronte di questi disagi sono diverse le strade la Rap sta provando ad intraprendere. Nella manovra che Todaro ha avviato per affrontare l'emergenza rifiuti c'è per esempio l'aumento delle ditte private impiegate nella raccolta indifferenziata.

Inoltre, il presidente, per incrementare il numero di operatori attivi nella raccolta, ha intenzione di reperire delle risorse interne di personale, ovvero venti o trenta dipendenti coinvolti in altri settori dell'azienda.

Per di più, benché il numero necessario di impiegati da ingaggiare sia maggiore, da agosto verranno assunti cinquanta vincitori di concorso, che, dal 7 al 9 agosto, svolgeranno i corsi di formazione, per poi essere reclutati.

Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, fa appello al Prefetto al fine di trovare eventuali e sinergiche azioni che potranno in caso essere adottate. Saranno nuovamente intensificati i rapporti tra Rap, Polizia municipale e Polizia provinciale per il controllo delle discariche abusive e la prevenzione del rilascio irregolare dei rifiuti.

Rispetto al futuro della Rap Lagalla afferma: «Dobbiamo renderci conto che Rap, una società in evidente stato di difficoltà organizzativa, oltre che economica, si ritrova con un assetto dirigenziale e di operatori particolarmente limitato e sacrificato».

«Abbiamo anche preteso dalla società un'innovazione del modello organizzativo, da presentare all’amministrazione entro il prossimo 30 settembre - aggiunge - Confermiamo che il 31 dicembre di quest’anno sarà il momento delle valutazioni decisive sul futuro di Rap, che ha certamente grandi potenzialità, ma deve essere in condizione di esprimerle e di dimostrarle ai cittadini».

Ora si attende, e si spera fortemente, che le misure prese dalla azienda e dal Comune possano fruttare i risultati di cui la nostra città ha bisogno.
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