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Nasce "1nessuno100giga": un liceo scientifico di Palermo lotta contro il bullismo

C'è un liceo scientifico di Palermo capofila del progetto contro bullismo e cyberbullismo: la nuova iniziativa e campagna di informazione e sensibilizzazione

Alice Marchese
Giornalista
  • 7 febbraio 2025

Il liceo Galileo Galilei di Palermo e il progetto "1nessuno100giga"

«È questa da sempre la missione della scuola: formare uomini e donne di cui potere andare fieri nel presente e nel futuro». Ce lo racconta Chiara Di Prima, dirigente del liceo scientifico Galileo Galilei di Palermo, istituto capofila del progetto contro bullismo e cyberbullismo e che ha conquistato la classifica "Eduscopio 2024" come eccellenza siciliana tra gli indirizzi di stampo scientifico.

Si chiama 1nessuno100giga e in occasione della giornata contro il bullismo è stata avviata una nuova fase del progetto sperimentale. Prosegue sino all’estate con una campagna multimediale di informazione e sensibilizzazione per contrastare ogni forma di bullismo e cyberbullismo.

I canali della campagna social sono la pagina Facebook dell’USR Sicilia e i profili dedicati su Instagram e TikTok.

Si sviluppa sulle due aree di intervento di prevenzione e contrasto. La prevenzione è fatta attraverso un’azione capillare di informazione e soprattutto di formazione sia ai docenti che agli studenti e i genitori.
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«In particolare con i genitori siamo legati da una cogente corresponsabilità educativa - precisa Chiara Di Prima-. Delle azioni di prevenzione il cuore pulsante è rappresentato dalla campagna di sensibilizzazione al fenomeno, attraverso i prodotti audio, video, social e print che a breve saranno presentati in anteprima in questa occasione e che da qui in avanti saranno diffusi attraverso canali istituzionali e media».

Un partner importante per il progetto è Telefono Azzurro esclusivo per la Sicilia che raccoglie le segnalazioni degli studenti che subiscono bullismo e cyberbullismo e prosegue fino al mese di giugno. Inoltre questa campagna prevede anche cartellonistica non soltanto nell'istituto, ma anche in giro per la città.

«L’altra area è quella del contrasto a fenomeni in atto, attraverso l’individuazione di segnali riconoscibili, grazie a una opportuna formazione di referenti adulti e studenti peer educators, e attraverso specifiche segnalazioni a cui abbiamo dedicato uno spazio privilegiato».

Si tratta della seconda edizione del progetto: «È una vera e propria implementazione e lavoriamo nel solco della continuità perché il fenomeno è in crescita».
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