PERSONAGGI
Medico di professione, comico per passione: Antonio Panzica, chi è il palermitano a Zelig
Il vincitore di Zelig Open Mic Tour Palermo ha una sola missione: far star bene la gente che sia con una medicina o con una pillola di buonumore. La sua storia
Antonio Panzica
Due gli strumenti che lo contraddistinguono: lo stetoscopio e il microfono.
Direttamente da Palermo è pronto a volare, a Milano, su uno dei palchi più divertenti e ambiti dai suoi colleghi: il teatro di Zelig. Antonio Panzica, infatti, è il vincitore di Zelig Open Mic Tour Palermo.
Il trofeo? La possibilità di esibirsi con il suo spettacolo inedito, che sarà inserito in cartellone la prossima stagione.
Due le sue vite: quella in ambulatorio e quella sul palco: «Ho capito che volevo fare entrambe le cose nel 2005 – racconta Panzica -. Finito il liceo scientifico, sono andato in un villaggio da turista e, lì, mi improvvisai, quasi, "capo animazione bis".
Organizzai, in occasione della Corrida, uno spettacolo che omaggiasse tutti gli animatori del villaggio. In quel momento, visto il successo riscosso, capii che era quello che volevo fare. Per sempre. Poco dopo, entrai nella facoltà di Medicina, e mi resi conto che non potevo fare a meno di entrambe le cose».
E quale gratificazione più grande se non quella di vedere, qualche mese dopo, la sedicenne quasi del tutto ristabilita, ringraziarlo per quello che aveva fatto? Dal punto di vista artistico, invece, sono stati significativi l’incontro e i complimenti di Renato Scarpa, dopo uno show, condotto da Panzica, a Villa Castelforte.
Di recente, poi, lo ShowMed ha fatto sorridere lo showman siciliano per eccellenza: Fiorello. Antonio, infatti, si è beccato un bel "Sei forte" dal Ciuri nazionale, dopo avergli fatto ascoltare l’imitazione di Papa Francesco poco prima di andare in onda con "…E viva il video box!”, costola di "Viva Rai 2!".
Attore, imitatore (forse per i suoi neuroni a specchio molto sviluppati), showman, speaker radiofonico e chi più ne ha, più ne metta. È stato anche co-protagonista di numerosi videoclip di youtuber e artisti siciliani, come Roberto Lipari, i Soldi Spicci, i Sansoni, Stefano Piazza, i Respinti, girati dal 2015 al 2017.
Panzica, adesso, deve affrontare un’altra grande sfida: il palco di Zelig. Prima, però, c’è un’altra tappa, a luglio, quando dovrà sfidare i vincitori delle edizioni regionali di Zelig Open Mi Tour.
«Partecipare e, poi, vincere è stata un’esperienza pazzesca – spiega Antonio -. Tanta la commozione nel corso della finale. Non so se sia stato un caso, ma quando mi hanno proclamato vincitore, a mezzanotte e un minuto, era l’anniversario dei miei genitori.
Mio padre, purtroppo, non c’è più da dodici anni, ma so che, quella sera, era lì con me. Ho voluto anche ringraziare mia figlia, Maria Costanza, e mia moglie, Maria Eugenia, che è anche co-autrice degli sketch. Mi supporta, sopporta e dà il via libera a tante cose senza rendersene conto.
A Milano, poi, sarà il coronamento di un desiderio: esprimermi davanti ad un pubblico ancora più ampio. Grandi comici sono passati da lì, come Ale e Franz, il Mago Forrest e Ficarra e Picone, per esempio. Sono contento anche di essere rimasto fedele a me stesso, a quello che ero qualche anno fa. Non ho programmi particolari, per il futuro, se non uno: la felicità».
I suoi sketch sono spontanei e traggono spunto dal suo vivere quotidiano: «Ho cominciato raccontando cosa viveva il medico, come quando i pazienti storpiano i nomi di alcuni farmaci. È il caso, per esempio, della attacchipirina sfarvescente.
Poi, arrivò il laboratorio di Tiziano Di Cara a San Lorenzo Mercato – spiega Panzica -. In seguito, grazie al Laboratorio 90100 della Tramp Management dei fratelli Roberto e Nino Bonanno, ho avuto la possibilità di mettermi alla prova con la scrittura comica. Ho, così, cominciato a sfirniciarmi e a tirar fuori il mio quotidiano: dall’essere un papà all’organizzare un viaggio con mia moglie, passando per la mia logorrea.
L’ispirazione la trovo un po’ ovunque. Anche in mezzo alla grande piaga di Palermo: il traffico!». Antonio, più che un comico, si definisce un intrattenitore.
«Far ridere, è molto difficile – precisa -. Ogni volta che succede è una sorpresa e, quando non funziona, mi chiedo cosa non sia andato». E ai tanti che gli chiedono se lui voglia fare l’attore o il dottore, Panzica risponde: «Voglio vivere la mia vita come quella attacchipirina: in modo sfarvescente».
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