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"Womad in Sicily": a Villa Filippina la 13° edizione

Il Festival che unisce musicisti e sonorità da ogni parte del mondo, lingue e culture e fa della musica, dell'arte e della danza i soli linguaggi capaci di unire

  • 1 settembre 2010

Il "Womad-Word of Music, Art and Dance- Festival" dedicato alla musica del mondo, per la 13° edizione siciliana sceglie Palermo, dopo sette anni di assenza in cui l’evento aveva fatto tappa a Taormina, e si riconferma come un gran palcoscenico di artisti provenienti da ogni parte del mondo: ecco una carovana multietnica da giovedì 2 a domenica 5 settembre nell’unica tappa nazionale a Villa Filippina (piazza San Francesco di Paola, 18) presso il teatro all’aperto, ampliato per l’occasione. Il "Womad" a Palermo, organizzato dalla Ear Srl e da Fabio Lannino (che ne è anche il direttore artistico), recupera l’inconfodibile connotazione etno-folk, coinvolge gli artisti locali e stila un calendario ricco di appuntamenti: tre concerti a serata con inizio fissato per le ore 20 organizzati con il contributo dell'Assessorato regionale al Turismo e con il sostegno dell'Assessorato regionale ai Beni culturali e della Fondazione Federico II. Il costo del biglietto è di 10 euro per ogni singolo giorno (tranne che per l'inaugurazione, giovedì 2 settembre, dove l'ingresso è gratuito), mentre l'abbonamento all’intera rassegna è di 26 euro. Sia i biglietti che l'abbonamento è possibile acquistarli anche online sul circuito BoxOffice Sicilia o tramite il sito www.womadinsicily.com

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L’apertura del Festival, ad ingresso gratuto, è tutta siciliana e proprio in linea con il sound etno: giovedì 2 settembre si potrà ballare al ritmo delle percussioni dei catanesi Ipercussonici, chiamati a rappresentare la musica siciliana al "Womad" 2010 di Charlton Park, abili a mescolare la matrice funk con la tecno, con variazioni dai Blues Brothers e con suggestioni mediterranee e africane. Si continua al ritmo degli Akkura da Palermo, band siciliana tra folk e sonorità esotiche e si chiude con l’Orchestra Jazz Siciliana Mam-Bop, l’orchestra permanente di jazz fondata da Ignazio Garsia negli anni '70. Venerdì 3 settembre si viaggia tra Francia, India, Algeria e Marocco: alle 20 troveremo sul palco i marsigliesi Lo Cor de la Plana, sei giovani che riattualizzano la tradizione musicale occitana con le percussioni e con lo spregiudicato battito dei piedi e delle mani e alle 21 lasciano il palco gli indiani Trilok Gurtu Arkè String Quartet, cinque musicisti con esperienze musicali diverse, oscillanti tra la tradizionale musica indiana e le raffinatezze di un quartetto d’archi. Alle 22 è infine la volta dell’Orchestre National de Barbès, di origine francese e magrebina; anche in questo caso è la contaminazione a farla da padrona e le tradizioni dei paesi di provenienza dei componenti convivono con reggae, hip hop e raggamuffin.

Una trance da estasi sufi è la chiave di lettura del gruppo Rizwan-Muazzam Qawwali sabato 4 settembre alle ore 20 con un trascinante recupero della musica tradizionale del Pakistan e dell’India; alle 21 spazio alla band tedesca 17 Hippies composta da diciassette elementi capaci di creare un melange tra musica da cabaret, chanson francese, e musica balcanica per un sound tutto mitteleuropeo e per finire alle 22 l’Orchestra Baobab, fusion afro-cubana che attinge dagli elementi folk delle tribù del Senegale e del Mali. Domenica 5 settembre è la lunga notte conclusiva di questo viaggio attorno alle sonorità più disparate. Alle 20 la cantante, percussionista e ballerina Dobet Gnahoré dalla costa d’Avorio sarà protagonista di una performance in cui la sua voce calda si sposa con la danza e con l’uso dei più inconsueti strumenti tradizionali e delle diverse lingue africane e alle 21 salirà sul palco di Villa Filippina Rachid Taha esponente del pop-rai contemporaneo. Girovago tra l’Alsazia, Lione e Parigi il musicista vanta collaborazioni con nomi internazionali come Patti Smith e Kaled. Chiudono la kermesse siciliana Roy Paci e gli Aretuska un misto di spirito siciliano, salsa caraibica, jazz e reggae nelle più varie lingue del mondo.

Il "Womad", vero festival itinerante, creato dall’ex Genesis Peter Gabriel e da Thomas Brooman in UK nel 1980, proprio per presentare ogni anno al mondo la musica più travoglente ed innovativa. Si svolge in Sicilia sin dal 1998, e qui si allarga, cresce e si rinnova proponendo anche un calendario di workshop pomeridiani ad ingresso gratuito, tutti i giorni alle ore 19. I laboratori saranno un momento di incontro e scoperta a stretto contatto con gli artisti, dove apprendere notizie sulla musica dei paesi coinvolti, sulla danza, sul teatro e sugli strumenti caratteristici per consentire al pubblico di ascoltare i talenti internazionali in una dimensione più intima e rilassata. Del resto questo è un Festival che cresce dalle diversità e fiorisce sulle nostre differenze, come ha sempre affermato il fondatore Peter Gabriel.

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