ARTE E ARCHITETTURA
Vittorio Nigrelli: storie di ordinaria pittura
“Infiltrati” è il titolo della piccola mostra personale di Vittorio Nigrelli che si è inaugurata al centro culturale Agricantus di Palermo (via Nicolò Garzilli 89, visitabile fino al 18 giugno tutti i giorni dalle 15.30 all'1.30).
L’artista espone un gruppo di pitture, di diverse dimensioni, realizzate a tempera e tecnica mista. In alcuni casi il colore è protagonista di alcune tele, spiccando sullo sfondo lasciato completamente bianco. Parti di automobili, di persone sembrano frammenti di una storia che si svolge su queste tele senza un filo logico. Gli oggetti e le persone ritratte, tra cui anche il nuovo papa, sembrano estrapolate da flash rubati alla televisione e ai giornali. Unico filo conduttore in questi lavori sembra soltanto un personaggio, in particolare un uomo infiltrato tra masse di colore acceso che sembra essere il leit motiv e quasi l’ossessione che si ripete nella fantasia dell’artista. A dimostrarcelo sono il gruppo delle dodici foto disegnate, graffiate, scorticate, segnate dalla mano di Nigrelli che ritraggono strade palermitane, scorci di città in cui spicca sempre quest’uomo, questo personaggio infiltrato, che l’artista sembra quasi voler spiare e inseguire. In alcuni lavori emerge la totale mancanza di prospettiva, degna di una pittura astratta, in cui frammenti di corpi, di oggetti, di umanità appaiono sparsi senza ordine e logica. Nigrelli realizza dei lavori che sembrano volerci spingere a ricostruire una storia, un tracciato, grazie alla possibilità di una pittura che racconta, che parla la sua lingua ma che aspetta soltanto di essere decifrata.
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