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Università e Isee: si calcolano anche le borse di studio

La normativa Isee include le borse di studio percepite nel calcolo del reddito: un'ulteriore penalizzazione per gli studenti, privati di un sostegno economico

  • 17 febbraio 2016

Ognuno ha diritto ad un'istruzione, per questo dovrebbero esistere agevolazioni per chi sceglie di continuare il percorso di studi fino all'università. Ma in Sicilia sembra che le cose vadano a peggiorare: già in basso nella classifica per quanto riguarda l'istruzione, ad ostacolare gli studenti sono anche le rette alte e i cambiamenti che vanno a loro svantaggio.

Non ultima la nuova normativa dell'Isee a causa di cui oltre il 20% degli studenti perdono la borsa di studio: con la nuova regolamentazione gli assegni percepiti a fini scolastici devono essere inclusi nei redditi. Ed è così che i requisiti per ottenere la borsa di studio, vengono a mancare.

Cambiano le regole e non in meglio per studenti che si vedono privati del diritto alla borsa di studio universitaria, tra i redditi percepiti la nuova normativa, entrata in vigore il 2 gennaio 2015, include anche la stessa borsa di studio vinta dallo studente ancora a carico della famiglia.

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Un cavillo non indifferente soprattutto per gli studenti fuori sede che pagano l'alloggio, i pasti, i biglietti dei mezzi e i testi universitari, a cui viene a mancare l'unico sostegno economico che lo Stato aveva assicurato.

In Sicilia, infatti, gli studenti bisognosi e meritevoli con tutte le carte in regole per avere accesso alla borsa di studio erano più di 14 mila e quattrocento ma con le nuove regole, nel 2015/2016 la platea si è ridotta meno di 8 mila.

Il famoso "diritto allo studio" pesa sulle spalle con un carico del 42%, il risultato è naturalmente una penalizzazione per gli studenti che provengono dalle zone più povere della Sicilia, che si presenta, scontato puntualizzarlo, come la prima regione in cui vacilla lo stesso diritto allo studio.

Profonde falle nel sistema che rendono la realizzazioni degli studi un obiettivo difficile da raggiungere e che rischiano di lasciare che la Sicilia resti, nell'immaginario collettivo e nei fatti, una realtà che non dà il giusto valore alla cultura e all'istruzione.

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