TEATRO
Un palcoscenico di pazzi: la tragedia di Re Lear al Biondo
Dopo avere girato per l’Italia (ed essere stato il secondo spettacolo più visto nel secondo semestre del 2004) debutta il 2 marzo alle 21 (con repliche fino al 13 marzo) al teatro Biondo di Palermo (via Roma 258), “Re Lear” di William Shakespeare, per la regia di Antonio Calenda (traduzione di Agostino Lombardo, con Roberto Herlitzka nel ruolo di Lear, Daniela Giovanetti, Luca Lazzareschi, Alessandro Preziosi, una produzione del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia in coproduzione con Compagnia Mario Chiocchio). Si tratta di un dramma fitto di vicende di dolenti contraddizioni (tutto ha origine dal desiderio di Lear, re di Britannia, di dividere il suo regno fra le tre figlie Gonerilla, Regana e Cordelia), virtù punite, di saggezza che nasce dalla cecità e dalla follia, “tempeste dell’anima” che rendono impossibile ai padri leggere nel cuore dei figli. Un universo in cui l’uomo è in balìa di una realtà insensata, “un palcoscenico di pazzi” in cui al “fool” - il pazzo - sono affidate battute ciniche, pietose, lucide e il dono di percepire gli errori altrui. I temi alti e universali, fanno di questo dramma (scritto nel lontano 1606) un’opera complessa e moderna che conferma la capacità di Shakespeare di parlarci come fosse “un nostro contemporaneo”.
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