CINEMA E TV
Un bacio appassionato, un po’ freddino
Un bacio appassionato (A fond kiss)
Germania, Gran Bretagna, Italia, Spagna 2004
Di Ken Loach
Con Atta Yaqub, Eva Birthistle, Shabana Bakhsh, Ahmad Riaz
Quei fortunati che da bambini hanno avuto qualcuno (mamma, papà, nonna, nonno o facente veci) che gli raccontasse una fiaba, sanno bene che il piacere dell’ascolto dipendeva essenzialmente dalla capacità del narratore di riuscire ad incantare, anche con la più conosciuta delle fiabe. Passando dalla fiaba al film, il discorso è analogo. Trattando temi assai visitati, occorre una proposta più che originale se si vuol far dimenticare quanto è stato già detto sull’argomento, altrimenti pur raccontando in maniera decorosa una storia, non si riesce a conquistare appieno lo spettatore. In sostanza questo è quanto accade con l’ultimo film di Ken Loach, “Un bacio appassionato” (con Shamshad Akhtar, Ghizala Avan, Shabana Bakhsh, Eva Birthistle, Pasha Bocarie), una storia d’amore, ambientata a Glasgow, tra una cattolica irlandese e un giovane pakistano. Subito ci vengono alla mente più di un titolo di pellicole recenti, nelle quali le problematiche delle società multirazziali comuni ormai a quasi tutti i paesi europei (per gli U.S.A. il fatto di conoscere il problema da più tempo non ha giovato granché), vengono trattate con ironia e comicità, ma non per questo in maniera stupida, anzi. Basti pensare al delizioso “East is East” per esempio, o al divertente “Sognando Beckam”. Sappiamo bene invece che la prospettiva di Loach, autore di opere di impegno sociale e politico, sia rivolta ad una descrizione più seria della realtà, concedendo poco al risibile.
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