Tiamat: ad Aspra una sonata per Liberarte
Un percorso di svelamento, una graduale scoperta del sé attraverso musica, suoni e parole. Uno spettacolo sviluppato intorno al mito di Tiamat
Protagonisti in scena, per raccontare quest'azione drammatica in cui gesto, suono, parole e musica tentano di fondersi insieme, saranno Amalia Salemme (corpo) , Anna Ricciardi (voce) e Ignazio Macaluso (al flauto). Lo spettacolo si muoverà lungo un percorso di svelamento da un corpo di donna a ciò che rimane dello stesso, una veste, per annientarsi ancora e rinascere. Una graduale scoperta del sé, attraverso la musica: una metamorfosi, una nuova forma di vita attraverso cui si tenta in ogni modo di ricostruirsi un senso, un'identità perduta.
L'idea del testo, presentato in quest'occasione sotto la forma di un frammento “da spiaggia al tramonto” si è vagamente sviluppata intorno al mito di Tiāmat, spirito dell'acqua salmastra e del caos nella mitologia mesopotamica, dea del mare e progenitrice della stirpe divina, da cui nascerà Marduk, dio del sole e della vegetazione, l'unico in grado di ucciderla e riportare l'ordine. Marduk, con l'aiuto di un forte vento che soffiava nella bocca della dea, impedendole di chiuderla, scoccò una freccia che le trapassò la gola. Quindi il suo corpo fu tagliato in due: con una metà venne creata la terra, con l'altra il cielo. Si chiude così, con Tiamat, questa edizione del Liberarte Festival, il festival nato con lo scopo di accendere i riflettori sull’arte in tutte le sue forme e dando spazio a tutti quegli artisti che lavorano con passione e che troppo spesso non trovano spazio per esprimersi. Per informazioni chiamare il 347.9525175.
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