Teatro Garibaldi, inaugura “Krum” di Warlikowski
Il regista, che attraverso il dialogo madre-figlio si accosta al conflittuale rapporto maschio-femmina, enuclea il senso dell’angoscia nella malattia, e soprattutto nella morte, muovendo dall’universo frustrato di una vita sottomessa che abdica dinanzi ad ogni possibilità di scelta. La gravità nel sostenere lo sfaldamento della famiglia, la disperazione che recalcitra dinanzi ad un avvenire privo di progettualità e persino la perdita di qualsiasi speranza di riscatto, accompagnano i gesti e le movenze di tutti gli attori, perennemente concentrati su questa atroce consapevolezza. Come le parole, i gesti e i silenzi intessono un rapporto esclusivo tra il pubblico e l’attore; questi lo accompagna per tutto lo spettacolo aiutandolo a districarsi tra le maglie di una tragi-commedia perfettamente umana. E quando il riso sopraggiunge ad allentare la tensione, l’equilibrio si risolve, complicità e vicinanza abbattono le barriere e lo scopo è raggiunto: pubblico e attori, speculari interpreti di una stessa umanità, hanno annullato ogni distanza. Lo spettacolo sarà replicato il 9 luglio allo stesso orario; il prezzo del biglietto è di 15 euro (ridotto 10).
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