ATTUALITÀ
Strage alla scuola di Brindisi: Palermo si mobilita
Una ragazza di 16 anni rimasta uccisa, Melissa Bassi, mentre Veronica Capodieci lotta per la vita. Cinque i feriti gravi. Un lungo applauso lega Palermo a Brindisi
Un ordigno con tre bombole di gas è esploso sabato 19 maggio davanti all'Istituto professionale Morvillo - Falcone di Brindisi stamani prima delle 8. Cinque gli studenti feriti in modo grave e una di loro non ce l'ha fatta. Si tratta di Melissa Bassi, sedicenne di Mesagne, paese in provincia di Brindisi. Restano gravissime le condizioni di Veronica Capodieci, dello stesso paese. La studentessa sedicenne sarebbe in lotta tra la vita e la morte. «La ragazza è grave ma è viva - ha affermato Paola Ciannamea, direttore sanitario dell'Asl di Brindisi 1 - aspettiamo la fine dell'intervento chirurgico a cui è stata sottoposta per diramare un bollettino medico. Le sue condizioni sono comunque stabili e il polmone ha ripreso a funzionare». Le ragazze erano da poco scese dal pullman che porta da Mesagne a Brindisi, quando sono state coinvolte dall'esplosione. Dalle prime ricostruzioni, l’esplosione è avvenuta non lontano dal tribunale di Brindisi. Secondo quanto si e’ saputo finora, l’ordigno sarebbe composto da tre bombole di gpl e gli investigatori avrebbero ritrovato i resti di un timer utilizzato per azionare l'ordigno. Nessuna rivendicazione al momento. Si segue la pista della criminalità organizzata. Ma nulla è escluso. Era prevista per oggi l'arrivo a Brindisi della Carovana della legalità.
Immediate le reazioni. «Lo Stato è compatto, è molto vigile: siamo molto attenti a tutto e c'è un forte impegno». Queste le parole del ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri; mentre il vicecapo della polizia parla di “attentato bestiale”. Il Presidente Napolitano esprime «cordoglio e vicinanza ai familiari della vittima, ai feriti e all'intera collettività brindisina». Tweet di Roberto Saviano: «Mi distrugge pensare che l'obiettivo fosse una scuola». Maria Falcone: «Quanto accaduto a Brindisi è un atto gravissimo, un colpo al cuore dello Stato, ma non ci sarà nessun cedimento nel nostro impegno. Provo grande dolore, come se avessero ucciso ancora una volta Giovanni Falcone e Francesca Morvillo». «Qualunque sia la matrice delle bombe di Brindisi, è stato colpito il cuore della lotta per la legalità, la scuola. Provo profondo dolore per le giovani vittime, ma anche grande rabbia e sdegno per questo vile attentato. Adesso, noi tutti, istituzioni e cittadini, dobbiamo tenere alta l'attenzione e stringerci intorno ai valori su cui si fonda la nostra democrazia». Queste le parole di Rita Borsellino, sorella di Paolo. Anche lo sport si ferma in memoria della vittime. Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha invitato le Federazioni sportive, le Discipline associate e gli Enti di promozione a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive, previste nel weekend. Il Presidente del Consiglio, Mario Monti, ha disposto l'esposizione delle bandiere a mezz'asta per oggi e per i prossimi tre giorni.
Anche la città di Palermo si stringe attorno a Brindisi per dire No alla violenza mafiosa. La mobilitazione parte spontanea dal web. Alle 16 davanti all’albero Falcone, in via Notarbartolo, sit-in dei cittadini che alle 20 si sposteranno in presidio alla Scuola Falcone allo Zen, in via Marchese Pensabene 34. «Non ci sono parole che possano esprimere lo sgomento e il dolore che si provano dinnanzi a fatti di questo tipo. Non ci sono parole che potranno rincuorare i familiari delle vittime. Sarò oggi alle 16 dinnanzi l'albero Falcone e sarò stasera alle 20 dinnanzi la scuola "Falcone" di San Filippo Neri, aderendo all'appello lanciato in rete dalla società civile». Queste le parole in una nota di Leoluca Orlando, candidato sindaco al ballottaggio per il Comune di Palermo.
Fabrizio Ferrandelli, anche lui candidato al ballottaggio, ha voluto esprimere il suo cordoglio e la sua solidarietà alle vittime di Brindisi. «Provo sdegno e profondo dolore di fronte ad un atto criminale di inaudita gravità. I giovani sono il futuro del Paese, colpirli significa colpire la speranza delle nostre città. Mercoledì prossimo, 23 maggio, Palermo sarà la capitale della lotta a tutte le mafie – aggiunge Ferrandelli - ciò che è accaduto a Brindisi ci ricorda che il cammino per liberare le città da ogni forma di criminalità e di terrorismo, è ancora lungo».
Il rettore dell’Ateneo di Palermo, Roberto Lagalla, esprime profondo sgomento e sdegno per l’attentato contro la scuola Falcone-Morvillo di Brindisi. «Qualunque sia la matrice della strage, si tratta di un atto gravissimo nei confronti dei giovani che non ha precedenti in Italia, un’azione vigliacca e ignobile». Il rettore ha disposto che i presidi delle dodici facoltà dell’Ateneo facciano osservare lunedì mattina prima delle lezioni un minuto di silenzio in memoria delle giovani vittime.
Un lungo applauso ha stretto idealmente Palermo a Brindisi. Migliaia di persone si sono radunate davanti all'albero Falcone, simbolo dell'antimafia. Un presidio silenzioso, al quale hanno preso parte i due candidati alla carica di sindaco, Leoluca Orlando e Fabrizio Ferrandelli. Studenti, adulti, famiglie e bimbi hanno applaudito a lungo nel ricordo dei ragazzi vittime dell'attentato di Brindisi. Palpabile l'emozione. Presente anche Maria Falcone, sorella di Giovanni.
Sull’attentato di Brindisi «sono aperte tutte le ipotesi investigative». Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso sottolineando che «qualunque sia la matrice dell’attentato, si tratta di un atto terroristico nel senso che è diretto a colpire persone innocenti e in maniera indiscriminata». «Quali sono state le ragioni dell’attentato - ha detto Grasso - si vedrà in seguito e solo le indagini potranno chiarire se è un crimine di stampo mafioso, o che mira a destabilizzare o a conservare la situazione esistente». Grasso spiega che non c’è nessuna evidenza investigativa a sostegno dell’ipotesi terroristica. «È stato un attentato terroristico nel senso che ha preso di mira persone innocenti, non nel senso della matrice», ha aggiunto il procuratore. «Speriamo di dare presto risposte al Paese e soprattutto alle vittime».
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