MUSICA
Sinfonie, arte e arie rare per il patrimonio Unesco: la "Settimana di Musica Sacra"
Cinque serate tra musica, danza, poesia e multimedia: la 57esima edizione della "Settimana di Musica Sacra" tra i luoghi d'arte di Palermo, Monreale e Cefalù
L'interno del Duomo di Monreale
Da oltre cinquant'anni la manifestazione diffonde alcune tra le più rare e interessanti sinfonie sacre a Monreale e, quest'anno, sbarca a Palermo e Cefalù toccando luoghi di interesse storico, artistico e culturale oltre che di culto.
Come per esempio la Cattedrale di Palermo, la Cuba Sottana o il Castello della Zisa. Non solo Monreale allora, in ossequio al percorso arabo normanno Unesco sono in totale undici i monumenti della provincia di Palermo entrati a far parte della World Heritage List dichiarati Patrimonio mondiale dell'Umanità e cinque di questi ospiteranno i concerti della "Settimana di musica sacra".
Il secondo evento prevede invece "Una messa per la pace", concerto diretto da Giovanni Mirabile. Il quarto appuntamento vedrà in scena l’organo di Monreale grazie a un recital organistico di Diego Cannizzaro e si segnalano anche due serate dedicate alla musica contemporanea.
Tra danza e coreografie venerdì 15 al Castello della Zisa c'è lo spettacolo "Ritmi e melodie dal mediterraneo" e sabato 16 alla Cuba Sottana "Musica e danza dal Maghreb".
«Siamo particolarmente orgogliosi di dare il nostro importante contributo a questa speciale edizione della Settimana di musica sacra – dice il sovrintendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, Giorgio Pace - questi siti rappresentano un esempio materiale di convivenza, interazione e interscambio tra diverse componenti culturali di provenienza storica e geografica eterogenea. Da questi monumenti si leva alto un messaggio universale di pacifica convivenza e integrazione che ha sfidato i secoli ed è giunto sino a noi, una lezione di civiltà da tenere presente in tempi di radicalismi di ogni sorta».
«La prestigiosa settimana di musica sacra – dice Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e presidente della Fondazione Teatro Massimo - coglie il segno dei tempi e coglie il riconoscimento Unesco del circuito arabo normanno coinvolgendo di Monreale, Palermo e Cefalù, coinvolgendo e attualizzando quel ricordo che si fa memoria, una condivisione in uno spirito di comunità che coglie nella musica sacra un'occasione di conferma per una città che riceve il riconoscimento Unesco che è capitale della cultura il prossimo anno, che vuole ultimamente rafforzare non il ricordo freddo del passato ma fare di quel passato elemento di memoria per vivere oggi quei valori di condivisione che l'arte arabo-normanna evocava mille anni fa»:
La Settimama di musica sacra è organizzata dalla Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana con la collaborazione della Diocesi di Monreale, della Fondazione Teatro Massimo, con un progetto finanziato dall'Assessorato regionale ai Beni culturali.
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