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Sigilli al bar Recupero e al bar del Blow Up
Causa dei sigilli posti alla saracinesca dello storico bar è un contenzioso con l'amministrazione condominiale del palazzo che li ospita: troppi i debiti
I sigilli sono ben visibili sulla parte alta delle saracinesche: il Bar Recupero di via Malaspina, storico punto di ritrovo per tanti palermitani dichiara il fallimento ed è obbligato alla chiusura. Ieri sera gli ufficiali giudiziari su ordine del tribunale hanno reso inaccessibile l'ingresso al bar a seguito di una procedura fallimentare. Il problema più pesante che grava sulle spalle dei titolari è dovuto a un contenzioso con l'amministrazione condominiale del palazzo che li ospita.
Sembra che Recupero sia in arretrato con i pagamenti delle quote condominiali per le spese correnti di luce e acqua e di quelle straordinarie come rifacimento della facciata del palazzo. Da qui la decisione di fare scattare le procedure per il recupero delle spettanze arretrate. I due proprietari Davide e Maurizio Recupero si dicono certi di riuscire a risolvere entro le 48 ore quello che definiscono come un "malinteso" sostenendo di essere in accordo per il pagamento rateizzato del debito dovuto. Il locale di via Malaspina è molto noto sia per la pasticceria che per la rosticceria ed ospita ogni giorno centinaia di avventori. Spetterà al curatore fallimentare, l'avvocato Bernardo Mattarella, seguire l'iter del procedimento per garantire la riapertura di una realtà ventennale palermitana.
Giunge in queste ore anche la notifica di chiusura, con affissione di sigilli, di un altro luogo ricreativo: sequestrato anche il bar del Blow Up per questioni riguardanti l'annona. Procedimento di cui il locale era già stato protagonista nel marzo del 2007.
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