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“Sicilia”, porta d'ingresso ad un archivio fotografico e letterario

  • 11 giugno 2005

L’ identità e l’eredità della nostra regione approfondite e sviscerate dai racconti di ieri e dalle testimonianze di oggi, l’espressione di una memoria che resta eterna perché si rinnova. "Sicilia" (ed. Flaccovio, euro 7), la rivista nata dalla passione antropologica di Antonino Buttitta, raccoglie saggi e articoli di autori siciliani o che scrivono della nostra terra, e si è già distinta con contributi di grandi personalità letterarie quali Andrea Camilleri, Giuseppe Quatriglio, Umberto Eco, Dacia Maraini e altri fra i più rinomati della cultura italiana. Curata e colorita, già la copertina sembra essere un poster, porta d’ingresso ad un vero e proprio archivio fotografico e letterario, che alterna foto storiche e attuali ad articoli del passato: Calvino che narra la sua collaborazione con Giuseppe Cocchiara per la realizzazione della raccolta de «Le fiabe italiane», il grande capannone di Brancaccio all’interno del quale scenografi e artigiani danno vita alle installazioni per il palcoscenico del Teatro Massimo.

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Tuttavia, il leitmotiv assoluto del “parlar di Sicilia” non significa chiusura al mondo, e le prime pagine della rivista offrono una sintesi di tutti gli articoli tradotta in inglese, francese, tedesco e spagnolo, che è di per sé l’espressione del desiderio di comunicare a 360˚. E se il consueto binomio Sicilia/morti ammazzati continua ad accompagnarci, la testimonianza dei colori del tramonto che si riflettono sulle pitture dei carretti siciliani, di cui ci rende partecipi Buttitta nello scorso numero della serie, resta una perla che ci fa sperare di poter ancora godere di altri punti di osservazione della realtà sicula, di sfumature del nostro quotidiano e della nostra storia che un siciliano ben conosce e custodisce in sé. ll numero nove della rivista quadrimestrale è già acquistabile, e propone una serie di saggi sul mare e il teatro, un viaggio attraverso la geografia delle coste e l’arte della scena, raccontando il Festival di Teatro classico. Ideato da Filippo amoroso nel 2000, l’evento è già iniziato a metà maggio e si protrarrà sino alla fine di giugno, con spettacoli della tradizione classica latina e greca ma anche con nuovi testi, che prendono vita sui palcoscenici dei suggestivi teatri antichi di Siracusa, Tindari, Taormina e Palazzolo Acreide. Edipo, Antigone, l’ Ifigenia in Tauride di Goethe, Agamennone e altri miti classici, sono i protagonisti del sentiero letterario tracciato dagli autori che hanno collaborato a quest’ultimo numero della rivista: Antonino Buttitta, Salvatore Nicosia, Filippo Amoroso, Walter Manfrè, Giuseppe Pambieri, Pamela Villoresi, Quirino Principe, Maurizio Panici, Jacques Vassalle, Walter Magliaro, Giuseppe Argirò. Per ulteriori informazioni consultare il sito www.flaccovio.com.

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