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Sicilia e trasporti, tra treni e low cost: utopia?

Palermo - Catania in venti minuti con un treno ad alta velocità e nuove tratte Ryanair da Trapani verso l'Europa per l'estate 2013: primo passo per il turismo

  • 27 dicembre 2012

Un piccolo triangolo di terra che coniuga in sé l’azzurro di un mare cristallino temprato dal dorato delle sue spiagge, abbracciata letteralmente da promontori verdi. Angoli permeati di cultura e memoria di una storia lunga una vita… Sofismi a parte, non condividere quest’incanto è davvero un peccato. E il neo governatore Rosario Crocetta intende ripartire da lì. Dal turismo come capillare punto di coesione tra quest’isola con l’Italia e l’Europa.

Un passo fondamentale per lo sviluppo economico e la riqualificazione della Sicilia che ha bisogno di transitare attraverso molte reti. E il primo obiettivo del Presidente della Regione è quello di suggellare quanto prima - si spera entro gennaio - un accordo con le Ferrovie dello Stato. Un sogno? Forse un’utopia se si pensa allo stato di degrado cui versa l’effettiva linea ferroviaria in tutta l’isola, sia per i tempi di percorrenza, sia per il reale “vecchiume” dei mezzi.

L’intenzione è quella di creare una rete ferroviaria ad alta velocità in Sicilia, anche se saranno necessari esosi investimenti per realizzare il progetto. Una volta attuato però, verrà ridotto il gap tra questa terra e il resto della penisola, proprio in riferimento al turismo, rendendola più attrattiva, come fosse un monile luccicante, e quindi irrinunciabile, agli occhi di una gazza ladra, o turista, che dir si voglia. «L'obiettivo - spiega Rosario Crocetta - è collegare Palermo e Catania in 20 minuti».

Il tempo di un battito di ciglia e i due capoluoghi più importanti della Sicilia verrebbero collegati grazie a dei convogli ad alta velocità, efficienti, che consentirebbero di transitare da un capo all’altro dell’isola in modo rapido e gradevole. «Ci sono finanziamenti per portare avanti il progetto in due step: il primo partirà subito e collegherà Catania-Bicocca ad Enna - prosegue il governatore - e ci vorranno 5 anni. Il secondo, in 10 anni, riguarderà gli assi di collegamento tra la parte tirrenica ed il centro della Sicilia».

Potenziamento della rete ferroviaria, urbana ed extraurbana, rilancio del sistema dei trasporti regionali in loco, ma anche verso l’Italia e ridefinizione delle infrastrutture, come i porti e gli aeroporti. Questi gli obiettivi necessari. Ryanair ad esempio guarda alla Sicilia. Alla Sicilia abbronzata sotto il sole. La compagnia inglese low cost ha infatti previsto nuovi collegamenti per l’estate 2013. Le nuove rotte congiungeranno Trapani a Bratislava, Goteborg, Kaunas, Lubecca, Manchester, Rzeszow e Varsavia. Forse è arrivato il momento di avere “la nostra casa” nel palmo di una mano? Una mano un pizzico europea...

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