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Salvo Piparo ed Elisa Parrinello al Ditirammu

Nell'ambito di "Ferakalsa" ecco "Ispirazione del caso" e "Nicù nel paese di folleria", due spettacoli che utilizzano la tecnica del cunto

  • 2 dicembre 2010

Una rassegna popolare siciliana che offre teatro, musica e spettacoli con la nostra identità, le nostre tradizioni e memorie musicali: ecco "Ferakalsa" (per maggiori informazioni è possibile consultare il link www.balarm.it/articoli/vis.asp?IdArticolo=6746), che sabato 4 e domenica 5 dicembre propone al teatro Ditirammu (via Torremuzza 6, Palermo) alle ore 21.15, "Ispirazione del caso" scritto, diretto e interpretato da Salvo Piparo. Sempre domenica 5 dicembre alle 11.30 "Nicù nel paese di Folleria" (in replica anche domenica 12 e domenica 19 dicembre alle 11.30).

"Ispirazione del caso" è uno spettacolo di narrazione accompagnato dalla chitarra di Totò Fundarò, un puzzle ispirato da cunti e storie antiche, attraverso l’affabulazione della narrazione con l’antica tecnica del cunto. Salvo Piparo prende spunto dalle vicende della liberazione di Palermo, e con una lente surreale, racconta le gesta di Garibaldi e dei suoi valorosi: grazie alla tecnica del cunto, dona alla narrazione un ritmo incalzante, e ogni parola, spezzata e tronca, evoca il suono assordante dell’inizio della battaglia o l’urlo funesto della fine dei vinti. Una visione reale delle gesta di Garibaldi e dei suoi valorosi Mille, ora eroe, ora carismatico comandante, che attraverso la lente dell’ironia intessuta dai colori del linguaggio siciliano diventa sicuramente un personaggio originale. Si passa poi al cunto del valoroso Orlando, raffigurato come una sorta di pupaccena tradizionale. La storia, volutamente infedele al romanzo di Ariosto, mantiene l’aspetto epico della guerra tra pagani e cristiani e del racconto delle valorose gesta del giovane Orlando, unendo però alle battaglie e ai suoi incantesimi, l’amore di Orlando per la bella Angelica. La fanciulla, come da copione, sceglierà di fuggire con Medoro, l’aitante musulmano, causando l'ira e la conseguente follia di Orlando. E poi, ecco le ancora strofe tratte dall’opera di Salvo Licata, del coraggioso poeta di strada palermitano Peppe Schiera. L’ironia intessuta dai colori del linguaggio siciliano diventa una maniera originale di ricordare i grandi personaggi della storia.

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"Nicù e il paese di Folleria", di e con Elisa Parrinello, propone favole all’inverso, con un ritmo incalzante, una visione paradossale del magico mondo delle fiabe. Un teatro immaginario in un paese folle, con personaggi bizzarri in sogni surreali, dedicato ai bambini grandi e piccini. I cinque attori in scena svelano il segreto delle fiabe più conosciute al mondo capovolgendo all’inverso la fine delle popolari storie. Accompagnati da Totò Fundarò il primo Folletto musico, ecco la Danzatrice-Mimo Diletta Giannola, Daniele La Mantia nel secondo Folleto Musico, con la partecipazione straordinaria della piccola Noa Flandina. Storie narrate con le antiche tecniche dei cantastorie, supportati da un teatrino mobile e dalla marionetta Piccirè. Una versione comica e al tempo stesso fedele alle storie più amate. Il costo dei biglietti di entrambi gli spettacoli è di 8 euro intero e di 5 euro ridotto e carte sconto; è consigliata la prenotazione. Per maggiori informazioni è possibile telefonare al numero 091.6177865, o consultare il sito www.teatroditirammu.it.

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