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Salvo Piparo e i pupi ne "Il racconto del presepe"

Un Natale fatto di pupi e di cunti. Racconti, ballate e suoni pieni di tradizione. Con le voci di Salvo Piparo e Costanza Licata, su musiche di Rosemary Enea

  • 3 gennaio 2013

Pochi giorni allo scadere delle feste. E si sa, paese che vai, usanza che trovi, e non solo in merito alle tavole imbandite per i giorni di Natale e Capodanno. Per omaggiare queste festività non bastano calici e bollicine, è necessario uno spettacolo emozionante. Uno spettacolo che è un brindisi d’augurio e ringraziamento a Palermo nelle ultime ore di festa. Salvo Piparo, con Costanza Licata e Rosemary Enea, venerdì 4 e sabato 5 gennaio alle ore 21 e il giorno dell’Epifania, domenica 6 gennaio alle ore 18, al Museo delle Marionette Antonio Pasqualino, porterà in scena “Il racconto del presepe”, uno spettacolo che farà riscoprire l’essenza palermitana di ognuno.

Luci colorate che illuminano l’ombra di strade assolate. Stelle filanti dai toni argentati e dorati che donano quel tocco di personalità e festa. Manca solo la neve a Palermo, anche se chi racconta la immagina ricoperta da un velo di neve - di zucchero -. Un Natale dolce, un Natale fatto di angeli e dei famosi “cunti come fosse un mantello di “matapollo”. Racconti, ballate e anche musiche. Ma permeati di tradizione, fin negli odori, grazie alla voce recitante di Salvo Piparo e a quella di Costanza Licata, su musiche al piano di Rosemary Enea.

Un teatrino perfetto, un piccolo presepe di Natale che mette in scena ogni singolo personaggio analizzandolo in controluce. Quella controluce che permette di scrutare le sfumature più nascoste, i suoni meno sentiti, gli odori meno annusati. I protagonisti della storia saranno proprio le antiche voci della città, quelle che, come fossero l’eco aulico di un cantastorie, raccontano tradizioni e memorie di una Palermo vissuta al buio della fantasia. Rivolgendosi ai piccoli cocci i tacca, ma anche ai più anziani custodi di queste tradizioni, Piparo rievoca alla mente un passato non troppo lontano fatto di storia e reminiscenze.

E da lì è un attimo e la Palermo di ieri appare come il negativo di un’istantanea in bianco e nero, attraverso aneddoti, come ad esempio il genio assittatu alla Fieravecchia. Lo spettacolo dei pupi portato sul palco è intreccio di testimonianze e novelle palermitane che prendono voce attraverso la metafora del presepe. Per assistere allo spettacolo è consigliata la prenotazione al numero 091.328060 oppure mandando un sms al numero 328.8663774. Il costo del biglietto è di 12 euro intero e di 10 euro il prezzo ridotto.

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