ATTUALITÀ
Rita Borsellino: una lettera aperta alla città
«Dobbiamo restituire Palermo ai palermitani. Dobbiamo affidare la nostra amministrazione in mani trasparenti, competenti e responsabili»
Dopo dieci anni in cui abbiamo visto la nostra città venire svilita, distrutta, affamata da un’amministrazione comunale che ha utilizzato le risorse pubbliche, i beni comuni per alimentare clientele, privilegi, superstipendi e opere mai compiute, abbiamo finalmente la possibilità di costruire una concreta e credibile alternativa per Palermo. L’occasione è rappresentata dalle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco (leggi il programma di Rita Borsellino), che si terranno domenica 4 marzo dalle 8 alle 21 in trentuno gazebo in tutta la città, queste primarie sono un’occasione storica per Palermo, per chiudere definitivamente la porta agli autori e ai complici del massacro della città.
Basta clientele, basta mala burocrazia, basta malaffare. Dobbiamo restituire Palermo ai palermitani. Dobbiamo affidare la nostra amministrazione in mani trasparenti, competenti e responsabili. Tutto ciò è possibile farlo solo con un grande progetto collettivo, che abbracci le forze sane della città, che dia spazio alle competenze e al merito, che metta al centro le cittadine e i cittadini sia sul fronte del governo del territorio che su quello del controllo dei suoi amministratori.
Bisogna avere il coraggio e il senso di giustizia necessari a tagliare sprechi e privilegi, mettendo ordine nell’organizzazione dell’amministrazione comunale, semplificando la burocrazia o riorganizzando personale e servizi. Il Comune oggi è un ostacolo per imprese e cittadini: deve diventare un motore di sviluppo e un garante di diritti. In secondo luogo, Palermo deve diventare una città pulita e ordinata attraverso due linee guida: raccolta differenziata e mobilità sostenibile. Servono servizi e infrastrutture per completare il ciclo dei rifiuti e per avere una rete integrata di trasporto pubblico. Solo così possiamo rendere ciò che oggi è un peso per le casse comunali in benessere e ricchezza diffusi.
Infine, dobbiamo costruire una città policentrica, attraverso una rete di presidi di solidarietà, di scuole aperte anche il pomeriggio e di spazi sportivi e culturali che abbracci la città dalle periferie al centro. Investire nel contrasto al disagio sociale è prima di tutto una questione di giustizia. Ma è anche un investimento a lungo termine che consente di abbattere spese e creare lavoro. Le parole chiave di questo progetto sono credibilità, trasparenza, competenza, partecipazione, responsabilità.
Parole che rischiano di risultare vuote se si lascia la porta aperta a chi è stato autore e complice del disastro di questa città. Dobbiamo avere il coraggio di lasciarci alle spalle il passato, di porci alla guida di Palermo. Possiamo e dobbiamo farlo. A partire proprio dalle primarie. Purtroppo, in questi giorni, ho incontrato tantissimi cittadini preoccupati per il clima che si è venuto a create nelle ultime settimane. In tanti, mi hanno manifestato il timore che qualcuno stia lavorando per delegittimare il voto del 4 marzo.
Io mi rifiuto di credere che ciò corrisponda al vero. Piuttosto, le forze “oscure” che più temo sono quelle generate dalle polemiche. Polemiche che troppe volte hanno superato il confine della sana competizione tra candidati di uno stesso orizzonte di idee e valori. Stiamo dando un triste spettacolo. E di tristi spettacoli i palermitani ne hanno avuti già abbastanza. Pertanto, mi appello agli altri candidati, a tutto il centrosinistra, a tutte le cittadine e i cittadini di buona volontà affinché le primarie del 4 marzo siano una grande festa di democrazia e partecipazione. Se non sarà così, non ci sarà alcun vincitore, ma perderemo tutti. E purtroppo, perderà anche Palermo.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
ITINERARI E LUOGHI
È uno dei più alti in Europa: dov'è (in Sicilia) il ponte "vietato" a chi soffre di vertigini
-
ITINERARI E LUOGHI
Il borgo in Sicilia che "vive" in simbiosi col mare: la spiaggia ti incanta al primo sguardo