TEATRO
Ridere fa bene: la nuova stagione del Lelio
«Aprire la stagione è una festa che si ripete ogni anno: si riparte da zero, si rimettono in discussione i vecchi problemi, le vecchie difficoltà, quello che spesso ci angoscia». Giuditta Lelio presenta il nuovo cartellone del suo teatro, il Lelio di Palermo, per una stagione – la sedicesima – «all’insegna della gioia di vivere».
«Una volta - prosegue Lelio - a teatro, per alleggerire la tensione del dramma il pubblico reclamava la farsa: "vogliamo ridere", dicevano. Cos’è oggi questa grande richiesta se non per quella forma di ridere che è il cabaret?» E così, prima dell’avvio della stagione ufficiale, è previsto dal 21 ottobre fuori abbonamento lo spettacolo di Mary Cipolla “Il meglio di…”. «Aspettatevi di tutto – avvisa l’attrice che conta ormai 25 anni di carriera – non è detto che ciò che fa ridere non possa parlare di cose serie: il cabaret graffia».
Tra gli spettacoli di cabaret in cartellone “In…condizionatamente” di e con Sergio Friscia, che aprirà la stagione ufficiale il 18 e 19 novembre; e il trio emergente dei Lasciare libero lo scarrozzo con “Maneggiare con cura” per la regia di Gianni Nanfa (il 3 e 4 marzo). Il 16 e 17 dicembre Lucia Poli sarà regista ed interprete di “Chanson Colette”, uno spaccato di vita della scrittrice anticonformista. «È uno spettacolo in cui confido moltissimo - dice Giuditta Lelio - perché Lucia è una grande trasformista, attrice, cantante… un’artista eclettica. Inoltre è una proposta di grande richiamo, di appeal per quanto riguarda l’erotismo».
Altra proposta inedita sarà il “Miles gloriosus” di Plauto, ancora per la regia di Giuditta Lelio (24 e 25 marzo): «la commedia latina delle origini veniva accompagnata dai cantica, che conferivano pregio, tanto che lo stesso Plauto all’epoca li richiedeva. Noi ridaremo alla commedia latina la forma di musical». Amanda Sandrelli e Blas Roca Rey andranno in scena il 14 e 15 aprile in “Il fantasma blu”, uno spettacolo che intende «esorcizzare il passaggio dall’essere figli al diventare genitori, una transizione in cui spesso manca la consapevolezza. Per di più lo spettacolo sarà accompagnato dalle musiche di Gino Paoli, padre di Amanda, e di Ivano Fossati».
Il 4 e 5 maggio Debora Caprioglio sarà protagonista della commedia gialla “Una stanza al buio” di Giuseppe Manfridi. «Una volta il teatro era pieno di belle donne. È bene che ogni tanto le belle donne risveglino le sopite passioni di giovani e meno giovani». In fuori programma, a gennaio, è previsto “Pane, amore e…”, regia di Gianni Nanfa e Lino Piscopo per un testo che, dice Lino Piscopo, «vuole essere una sorta di archeologia teatrale, riallacciandosi alla rivista ed all’avanspettacolo, generi che ebbero grande successo nel secondo dopoguerra e che andarono in declino alla fine degli anni sessanta». Il costo degli abbonamenti è di 150 euro a tariffa intera, 120 euro per abbonati CRAL, docenti e over 60 e 70 euro per gli studenti. Una quota degli abbonamenti sarà devoluta all’Unicef.
dgz.
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