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“Provincia in festa”, dieci anni alla ribalta

Balarm
La redazione
  • 4 settembre 2007

Dieci anni e li dimostra. Perché in due lustri è diventata più ricca, più coinvolgente, più presente sul territorio. Più grande. Ideata nel ’98 dalla Giunta Musotto, la manifestazione “Provincia in festa” taglia un traguardo di tutto rispetto, forte di una formula semplice e originale che per poco meno di un mese offre a piazze, teatri e spazi di cultura un carnet sempre diverso di musica, spettacolo, arte, enogastronomia, sport, ambiente, solidarietà. “E’ un anniversario importante, quello di quest’anno – commenta il presidente della Provincia, Francesco Musotto – che ricorda non solo la fortunata idea di unire in un unico circuito le peculiarità e le ricchezze del territorio, ma anche gli entusiasmi, il talento, l’identità delle comunità che vivono in provincia e che con la Festa hanno trovato un nuovo modo di percepire il senso di appartenenza. Un indubbio merito della manifestazione – aggiunge Musotto – è stato quello di ‘arruolare’ artisti già noti e apprezzati ma anche nomi nuovi, spesso siciliani, che, soprattutto nel campo dello spettacolo, hanno avuto modo di mettersi in vetrina”. E’ sbocciata così la musica e le musiche, di tutti i generi, colori, suggestioni. Musica per ballare, ricordare. Talenti inossidabili come Bryan Ferry, in scena al velodromo “Paolo Borsellino”, una sofisticata Ornella Vanoni a Villa Giulia, il “visionario” di suoni e armonie, Nicola Piovani, ospite dell’ultima serata della Festa nel 2001. Ma hanno avuto spazio e occasioni anche le contaminazioni di culture e melodie: con Noa, che per una toccante coincidenza ha cantato cinque giorni prima dell’attentato alle Torri gemelle; con il “Concerto per la pace”, che ha visto incrociarsi voci e note di gruppi di musica etnica siciliani e interpreti stranieri.

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E poi la musica che riscalda le piazze e scioglie le platee più ingessate: tanto latino-americano, pop e reggae, i successi evergreen della canzone italiana e non solo. I mattatori che fanno della musica un gioco di prestigio, un pretesto per divertire: Renzo Arbore, al teatro di Verdura con gli “Swing Maniacs”, tra amarcord naif anni ’80 e revival della canzone napoletana d’autore; Fiorello, acclamato campione di gag e ironia allo stadio “Renzo Barbera”, in un one man show da annali. Tre formazioni hanno poi segnato il filone popolare-mediterraneo: i “Kajorda”, in scena a Villa Bordonaro ai Colli, gli “Asteriskos”, con la loro singolare ‘orchestra’ di strumenti tradizionali, riesumati in chiave folk; i “Matrimia”, ospiti nel cortile settecentesco di palazzo Comitini per la rassegna “Sogni di note di mezza estate”, mentre piazza Magione è diventata per tre serate un suk di ritmi e sapori, con i concerti dell’Orchestra di piazza Vittorio, dei Tinturia e di Roy Paci con gli Aretuska. Ma la Festa della Provincia è stata anche teatro, con i classici, la commedia, dialettale e non, il cabaret; letteratura, con il Premio internazionale di Marineo, che ha avuto come destinatari eccellenti anche personaggi del mondo dell’arte, del giornalismo e dello spettacolo, da Carla Fracci a Bruno Vespa, da Lando Buzzanca a Leo Gullotta; ‘cronaca’ dei nostri tempi, grazie al contributo degli intellettuali e scrittori coinvolti nel ciclo “Incontri con l’autore”, da Paolo Mieli a Marcello Veneziani, da Beppe Severgnini a Giulio Giorello. Ad aprire la kermesse, ogni anno, gli appuntamenti istituzionali: la commemorazione di un presidente storico della Provincia, rievocato con una medaglia in bronzo, convegni, mostre documentarie e pubblicazioni monografiche; l’annullo postale; la consegna delle benemerenze civiche a rappresentanti del mondo delle professioni, della cultura, della scienza, dello sport, del volontariato, delle forze dell’ordine, della politica, da padre Pintacuda a Sergio Flaccovio, dall’attore palermitano Toni Sperandeo al giovane Salvatore Cetola, il ragazzo pugliese che nell’agosto del 2005 diventò eroe per caso, salvando alcuni suoi compagni di volo nel disastro aereo dell’Atr 72.

Fu la cerimonia di quell’anno, al teatro Politeama, una delle pagine più intense dell’album della festa: la rassegna ebbe una dedica speciale per le vittime dell’incidente e all’inaugurazione intervenne anche il presidente della Provincia di Bari, Vincenzo Di Vella. In primo piano anche l’arte, con la mostra di Gloria Argèles, artista argentina dall’estro immaginifico, e la collettiva sul cinetismo internazionale, che ha fatto da preludio al gemellaggio con il prestigioso museo dell’Hermitage di San Pietroburgo. Spazio d’elezione, il loggiato San Bartolomeo di Palermo. Protagonista degli appuntamenti più “gustosi”, il territorio, con le tradizionali giornate di escursioni nelle riserve naturali e nei castelli e l’eccellenza in tavola, ovvero le degustazioni di prodotti tipici locali trasformate in veri e propri festival enogastronomici. Con il vino signore delle tavole e del palato. Infine lo sport: una serata su tutte, con i rosanero in campo per il triangolare della Coppa dei Comuni. A sfidarsi, con il Palermo, la Sampdoria e l’Olympiakos di Atene. Da pochi mesi si era avverato il sogno della serie A, i gonfaloni degli 82 comuni sfilavano sul prato dello stadio Barbera per la parata inaugurale, per ogni vessillo una parola, una particolarità, un vanto locale. Una serata non come tante. E naturalmente non era solo calcio.

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