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"Presente futuro", il teatro dei palermitani

Balarm
La redazione
  • 27 maggio 2008

Sei spettacoli teatrali per una rassegna che giunge quest'anno alla sua terza edizione, e che rivolge lo sguardo alle compagnie palermitane, dando loro l'opportunità di promuovere le proprie creazioni. "Presente futuro", questo il titolo della rassegna che dal 31 maggio al 5 giugno ospiterà sei spettacoli di teatro e danza al teatro Libero di Palermo (Salita Partanna 4) la cui direzione artistica è affidata a Beno Mazzone e Lia Chiappara. Cinque compagnie palermitane e una franco-italiana presentaranno degli spettacoli che testimoniano diverse poetiche, diverse esperienze artistiche, alcune frutto di collaborazioni internazionali, che hanno visto Palermo quale luogo privilegiato di creazione. Compagnie giovani, il futuro, e compagnie affermate, il presente, in un frenetico susseguirsi di spettacoli, che stimolano l’incontro ed il confronto tra estetiche diverse. Un modo di vivere emozioni, frutto di un lavoro indipendente e, sempre più, desideroso di affermazione.

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Il primo spettacolo è "Io le dissi che non credo" in programma per sabato 31 maggio alle ore 21.15, per la regia di Gianfranco Perriera e con la compagnia Almansur. Un giallo dalle tinte oniriche, metafora della situazione in cui si trova a vivere la coscienza contemporanea. Quasi stremata, essa pare fuggire davanti a se stessa, evitare qualsiasi pausa al ritmo frenetico della modernità, quasi avesse timore di guardare in se stessa. Un uomo vive segregato su un promontorio di un isolotto, per metà luogo per turisti, per l’altra metà spazio deserto e desolato dove lui trova rifugio. Il secondo appuntamento è per domenica 1 giugno alle ore 21.15 con la compagnia Astragalo teatro dell'osso con lo spettacolo "Ragnatela" per la regia di Marco Brigaglia. Una piéce di teatro musicale liberamente ispirata al teatro espressionista di Wedekind. Come immagini di una memoria infinitamente lontana ed alienata, una donna evoca, in un racconto dai tratti fiabeschi e abnormi, la nascita, la tragica iniziazione sessuale e la morte di tre bambini che, chiusi all’interno di uno spazio scenico geometricamente delimitato, incontrano due grottesche e incombenti figure di genitori-streghe.

Altro appuntamento è con la compagnia Gruppo del centro delle arti teatrali che ci presenta lo spettacolo "Angeli" per la regia di Landi Sacco, in scena lunedì 2 giugno alle ore 21.15. Un lungo cammino quello degli angeli, di sofferta ricerca della propria esistenza sulla terra. Fino all’ultimo momento spereranno di essere percepiti, di carpire il segreto delle mille sfaccettature dall’animo umano, comprenderne le contraddizioni e acquisire le passioni e le emozioni che non possono far altro che osservare. Essi si trovano in una dimensione metafisica confusi tra il trasporto verso il vivere umano e la loro cosciente consapevolezza di essere sostanza che proviene da mondi lontani e potenti. Hanno perso la contiguità con la loro origine di vigilanti e custodi di un sapere antico e patriarcale a cui sanno che dovranno rendere conto a breve. Poi, martedì 3 giugno alle ore 21.15 sarà la volta dello spettacolo "Testa o croce" per la regia di Dario Mangiaracina e con la compagnia Quartiatri; nello spettacolo l'amore che rappresenta l'adolescenza, ci ricorda che siamo ancora scottati dalle sue fiamme, ed il sentimentalismo sommerge le nostre vite e i nostri cuori. Dostoevskij dice di Karamazov: “Egli era sentimentale. Cattivo e sentimentale”. Raccontare una storia d’amore significa tenere lontani sentimenti stereotipati, lacrime facili e pathos a buon mercato. Per far questo dobbiamo trovare una lingua, un linguaggio. Noi lo troviamo nel Vangelo, quale sistema simbolico che condensa millenni di cultura. Questo è il nostro Mito.

Mercoledì 4 giugno alle ore 21.15 sarà la volta della compagnia Tanto di cappello che ci proporrà lo spettacolo "Emi-grati o emi-in-grati o fate voi" per la regia di Andrea Saitta. Il tema dell’emigrazione e del viaggo si interseca con il gesto e la musica, con l’espressività del movimento corporeo, tra acrobatica e giocoleria, tra mimica e clownerie. Lo spettacolo si presenta vario, ricco di piacevoli sorprese. Alla parola è concesso poco spazio, gli Emi-Grati non hanno una lingua, bensì tutte le lingue del mondo, per essere capiti da tutti. Infine l'ultimo appuntamento "Son visage" è in programma per giovedì 5 giugno alle ore 21.15 con la compagnia franco-italiana Emile Saar e per la regia di Marie Lelardoux. Lo spettacolo nasce dopo due anni di ricerca tra Marsiglia e Palermo, costruendo una forte sinergia tra due diverse esperienze artistiche. Sinergia che ha visto Palermo protagonista delle diverse fasi di creazione, vedendo Marie Lelardoux e Alessandra Luberti condurre alcuni laboratori presso l’Officina Ouragan. Presentato in forma di studio a conclusione delle residenze al Bancs Publics a Marseille, ai Candelai a Palermo, all’Auro a Catania, e dopo la fase di residenza a Marsiglia, "Son visage, au repos, en mouvement, de profil, de face, une vue immense" - questo il titolo per intero - viene presentato, in forma compiuta per la rassegna "Presente/futuro". La parola principale è «il tempo»; la durata, la prova d’un tempo sospeso o d’un tempo astratto del quotidiano. Il costo per ogni singolo spettacolo è di 12 euro (intero) e di 8 euro (ridotto). E' possibile abonarsi all'intera rassegna ad un costo di 25 euro per i sei spettacoli. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito del teatro Libero all'indirizzo www.teatroliberopalermo.it.

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