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Polyphemus: studenti d’Europa venite in Sicilia!
Si chiama Polyphemus, strizza quell’unico occhio – attento e curioso - alla popolazione scolastica di tutta Europa e promette una Sicilia capace di mettere in moto tutti i sensi: la vista, soprattutto, per accarezzare un patrimonio di luoghi mitici, di incredibili eredità del passato. E non solo. E’ il progetto che l’Assessorato regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione ha lanciato lo scorso 23 febbraio alla BIT di Milano, un’iniziativa speciale per favorire il turismo scolastico sull’isola, dall’Italia e dall’estero. Un protocollo d’intesa, sottoscritto da attori istituzionali e privati, garantisce un accesso agevolato, più facile e più economico a quei gruppi di insegnanti e studenti che vorranno conoscere un patrimonio naturale e artistico che affonda le radici nella storia dell’umanità. Con un occhio - sempre lui - vigile sulla contemporaneità. La cabina di regia dell’operazione è composta da un rappresentante degli assessorati regionali ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione, al Turismo, Comunicazioni e Trasporti, all’ Agricoltura e al Territorio e Ambiente, dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, e di Fiavet (Federazione italiana delle associazioni imprese di viaggio e turismo), Ente regionale bilaterale del Turismo, Uftaa (United Federation of travel agent’s associations), Uras (Unione regionale albergatori siciliani), ANCI (Associazione nazionale Comuni), URPS (Unione regionale Province siciliane).
Polyphemus rappresenta una scelta, sempre nel rispetto dell’autonomia scolastica, di impatto culturale ed economico, e punta anche alla destagionalizzazione dei flussi turistici. Continua Leanza: «La nostra proposta verrà diffusa nelle scuole siciliane - identità e cultura sono valori su cui puntare per la crescita dei nostri studenti che, prima di viaggiare per il mondo, devono costruirsi un bagaglio di base fatto di conoscenza della propria terra - di tutta Italia e d’Europa, coinvolgendo così un enorme bacino di giovani turisti, attratti da una Sicilia nuova e che non s’aspettano, dove sono attesi da un patrimonio artistico e paesaggistico di grande rilievo ma anche da momenti di divertimento e di svago, proposti attraverso la qualificazione e la diversificazione dell’offerta». E già le scuole si muovono: richieste di venire in Sicilia arrivano dal Principato di Monaco e delle regioni Lombardia e Lazio.
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