AMBIENTE
Pericoloso per persone e ambiente: Sferracavallo chiede l'abbattimento del lido
L'ex stabilimento balneare Playa Bonita versa in completo stato di abbandono: le associazioni di Sferracavallo si mobilitano per lo smantellamento con eventi e flash mob
L'ex lido Playa Bonita a Barcarello
La battaglia delle associazioni di Sferracavallo per rimuovere la fatiscente struttura continua. A guidare la campagna per lo smantellamento sono diverse associazioni di cittadini: il Comitato Il Mare di Sferracavallo, il Circolo Legambiente Mesogeo, Wwf Palermo Nord Occidentale, l'associazione Bambini di Sferracavallo, Posidonia e tante altre, tutte in prima fila ormai da anni nella protesta e operanti attraverso incontri e social network.
Dal 2014 l'edificio è intanto posto sotto sequestro e da allora regna l'incuria. Lasciato in balia di atti vandalici e di diversi incendi in pochi mesi, l'ex stabilimento balneare è passato dal volgere in un semplice stato di abbandono a diventare un edificio fatiscente.
Costruita originariamente come solarium, la piattaforma posta sopra la scogliera del lungomare veniva abitualmente smontata al termine della stagione turistica lasciando così libero respiro alla scogliera e all'area marina nella stagione invernale.
Con l'allungarsi della concessione demaniale all'intera durata dell'anno e la trasformazione del solarium in lido balneare e discoteca notturna, l'attenzione delle associazioni ambientaliste si è concentrata sul possibile impatto ambientale della struttura metallica sulle acque del litorale e sulla cava di tufo sottostante alla struttura.
A soffrire maggiormente del sequestro, scattato dopo una denuncia da parte di privati, è stato infatti l'ambiente marino che, senza alcuna operazione di mantenimento della struttura, ha visto riversarsi in mare una grande quantità di ruggine e detriti.
Degrado che ha scatenato una catena di eventi che ha visto tra le vittime anche i proprietari dell'ex lido, sottoposto ad atti vandalici, incendi e al furto di apparecchiature elettroniche e dell'arredo interno.
A oggi la struttura è al centro di un dibattito sull'abbattimento e di un processo giudiziario. Non hanno avuto alcun effetto gli esposti in procura e alla guardia costiera delle associazioni che spingono per lo smantellamento e sembra che nessuno possa intervenire fino alla decisione del giudice attesa per la primavera 2019.
A nulla sono valse fino a ora le diverse richieste di intervento alle istituzioni, ma la battaglia continua attraverso incontri, dibattiti e flash mob.
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