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Parola alle associazioni musicali: caro Crocetta...

Le associazioni musicali siciliane scrivono al neo Presidente della Regione: "La Sicilia non ha bisogno di grandi eventi, né di super direttori artistici"

Balarm
La redazione
  • 12 novembre 2012

Cambierà la musica in Sicilia con il Presidente Crocetta? Noi, caro Presidente, ci auguriamo di sì. Basta veramente poco e ci auguriamo che Lei dia subito il primo segnale riportando il capitolo della Legge Regiomale 44/85 che finanzia le attività musicali alle somme di 10 anni fa, da subito. Basta veramente poco, basta eliminare una delle tante iniziative clientelari dei suoi predecessori o qualche presunto centro studi finanziato dalla tabella H. Certo sarebbe bello pensare che, Lei Presidente, rada subito al suolo questa montagna di clientela e di spreco di denaro pubblico, ma ci accontentiamo anche di poco per adesso.

Le associazioni musicali siciliane che con pochi denari garantiscono la gran parte dell'attività concertistica in Sicilia a livelli di primato in Italia Le chiedono di fare della Sicilia un luogo "normale", non molto diverso da come sul terreno culturale si muovono la gran parte degli stati europei e qualche virtuosa regione italiana. Franco Battiato è un grande artista e ci piacerebbe che si impegnasse come paladino della cultura siciliana, nel convincimento che la Sicilia non ha bisogno di grandi eventi né di super direttori artistici, ha bisogno di valorizzare e mettere a sistema quanto di buono c'è già, ha bisogno di teatri, di sale per i concerti, di auditorium, di servizi, di sinergie, di programmazione, di professionalità e soprattutto di trasparenza e democrazia.

In due parole la Sicilia ha bisogno di una vera Politica Culturale. I grandi eventi in questi anni non solo non hanno lasciato nulla in Sicilia né in termini turistici, né occupazionali, ma hanno fatto macelleria sociale del tessuto culturale esistente e dato molto lavoro ai magistrati. Noi vogliamo credere alla sua rivoluzione. Faccia una radiografia accurata a tutti gli enti lirico-sinfonici a contribuzione prevalentemente regionale, alle loro spese per consulenti inutili; elimini subito tutti i commissari, nomini personalità che sappiano di musica e non legate al carro dei politici che hanno sgovernato la Sicilia sino ad oggi.

Renda trasparenti le regole di accesso e uso delle strutture regionali, a partire dai teatri, antichi o moderni che siano, apra tutti gli spazi possibili alla fruizione pubblica, tutti gli spazi oggi negati da sovrintendenze e sovrintendenti nominati per appartenenza e non per merito. Come vede, caro Presidente, Le chiediamo solo cose normalissime in un paese civile, ma la normalità è per noi la vera rivoluzione siciliana.

Catania Jazz, Associazione Musicale Etnea (Catania), Darshan (Catania), Lomax (Catania), Mercati Generali (Catania), Agricantus (Palermo), Musiche (Palermo), Candelai (Palermo), Curva Minore (Palermo), Kandiskij (Palermo), Orchestra Barocca (Palermo), Musicarte (Claltaniissetta), Parthenia (Messina), Amici della Musica di Trapani

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