ARTE E ARCHITETTURA
Parco di Himera: un museo per il Tempio della Vittoria
È stato inaugurato il Museo intitolato a Pirro Marconi e dedicato al Tempio della Vittoria e alle recenti scoperte della necropoli che arricchiscono il Parco archeologico di Himera
Il Parco archeologico di Himera si arricchisce di un nuovo plesso museale intitolato a Pirro Marconi, l'archeologo veronese che tra il 1929 e il 1930 portò alla luce il Tempio della Vittoria.
Un'intera sezione espositiva del nuovo museo è dedicata proprio al Tempio, realizzato dai cartaginesi nel secondo ventennio del V secolo a.C., e ai reperti della necropoli, arricchiti dalle recenti scoperte delle fosse comuni e delle tombe dei cavalli probabilmente risalenti al periodo delle battaglie di Himera del 480 e del 409 a.C.
L'inaugurazione si è tenuta il 30 giugno in contrada Buonfornello, a Termini Imerese, alla presenza dell'assessore regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana Carlo Vermiglio, del dirigente generale del Dipartimento Beni culturali, Gaetano Pennino, del sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, e dei nipoti di Pirro Marconi, Clemente Marconi e Marco Causi.
Il museo è stato realizzato con fondi europei all'interno di un caseggiato rurale e offre una panoramica dei principali contesti archeologici della città bassa, a completamento dell'itinerario di visita già fruibile nell'Antiquarium di Himera.
Nell'ultima sala trovano posto un modello ricostruttivo del Tempio, alcuni esemplari di gronde a testa leonina e un modello di gronda che riproduce la policromia originaria.
Saranno esposti anche i calchi degli scheletri di un inumato e di una coppia di individui, alcuni crani con foro di trapanazione e uno di un cavallo dotato di morso in bronzo. Uno spazio del museo è, inoltre, dedicato alla frequentazione dell'area in età medievale.
Una proiezione video permanente, nella sala utilizzata per le attività didattiche e divulgative, ricostruisce virtualmente in 3D la città e il Tempio della Vittoria, consentendo al visitatore di immergersi fra i reperti in un'esperienza molto suggestiva.
Il percorso espositivo, infine, prosegue all'esterno, dove sono visibili alcune strutture dei muri dell'abitato antico risalenti al VI-V sec. a.C., i resti di un mulino ad acqua per la molitura del grano e un'abitazione rurale del secolo scorso.
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