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Parco d'Orleans alla cittadinanza: l'apertura della villa

Riapre al pubblico il Parco di Palazzo Orleans: la villa è stata chiusa a lungo per alcuni lavori che hanno interessato alberi storici che rendevano le aree pericolose

  • 25 settembre 2016

Tutti noi ricordiamo le emozioni vissute da piccoli, durante le passeggiate con i nostri nonni o genitori immersi nella natura, in compagnia del cinguettio dei volatili di Parco d'Orleans.

Nei prossimi giorni, sensazioni simili potranno essere rivissute: riapre al pubblico il Parco di Palazzo Orleans. Parte della villa è stata chiusa a lungo, per consentire l'espletamento di alcuni lavori che hanno interessato alberi storici che rendevano le aree pericolose per il rischio di caduta rami.

Gli orari di apertura saranno i seguenti: dalle 9 alle 13 tutti i giorni con apertura pomeridiana dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18. Nei giorni festivi invece il Parco resterà chiuso.

Una volta ultimata la pulizia dei viali, infatti, si procederà a rendere fruibile a tutta la cittadinanza, le scolaresche e i turisti la parte della villa che fino ad ora non è stata aperta al pubblico per motivi di sicurezza.

Per Villa d'Orleans, si è attivata anche la Regione Siciliana, costituendo un comitato tecnico-scientifico di esperti dell'Università di Palermo, dell'Azienda Sanitaria e degli Istituti zootecnico e zooprofilattico, con l'obiettivo di procedere alla valorizzazione della villa e al ripopolamento della fauna con nuovi esemplari.

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A causa di un contenzioso sugli animali del parco, aperto nel 2013 dal presidente della Regione Rosario Crocetta, molti degli animali sono stati trasferiti a Pisa, al Parco Le Dune di Ravenna, a Mirabilandia, in Olanda e in Germania.

Lo scorso febbraio è avvenuto il definitivo trasferimento coattivo degli ultimi animali di proprietà della società dell'ornitologo Nicola Lauricella, che si trovavano nel parco.

Edificato a inizio Ottocento come riserva di palazzo d'Orléans, il parco aveva originariamente una superficie complessiva di 46 ettari, ridottisi oggi a circa tre ettari e mezzo, dopo la vendita da parte del conte di Parigi di 40 ettari all'Università degli Studi di Palermo. Poter calpestare dopo anni le vie di quello stesso parco e sentire il profumo della natura, immersi nel verde in città, per i palermitani significa tanto.

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