ATTUALITÀ
Palermo e quelle Ztl senza pace nel centro storico: tutto rimandato al 15 aprile
Slitta al 15 aprile l'attivazione delle ztl del centro storico di Palermo, a causa di un malfunzionamento tecnico. Nel frattempo il Tar pubblica un decreto sospensivo
Avanti, indietro, si fa e non si fa: le zone a traffico limitato di Palermo non trovano pace, e l'argomento è perennemente caldo. Mentre, lentamente, i cittadini si recano alle sedi amat per fare file chilometriche al fine di aggiudicarsi un pass, tutto slitta al 15 aprile.
Stando alle dichiarazioni del sindaco Leoluca Orlando e dell'assessore Giusto Catania, lo slittamento è dovuto ad un mero problema tecnico: «La macchina infomatica ha funzionato con affanno, abbiamo provato fino alla fine ma non ci siamo riusciti» dice il sindaco.
I problemi sarebbero dunque dovuti ad un malfunzionamento delle poste e di Sispi, e non avrebbero a che fare né con la la discesa in piazza di avvocati, medici, artigiani, ingegneri, commercianti, consiglieri comunali, deputati regionali e di ben ventisette associazioni (da Confcommercio a Federalberghi e Confartigianato), né con l'opposizione del tar.
Sì, perché per chi non lo sapesse il presidente della Terza Sezione del Tar di Palermo Aurora Lenzo ha sospeso il provvedimento del Comune sulle Zone a Traffico Limitato, bloccando tutto almeno fino al 6 aprile, quando ci sarà la pronuncia ufficiale del tribunale.
Si continua dunque lungo il cammino fin qui percorso e per favorire le informazioni, dall'8 al 15 aprile, dunque una settimana prima dell'avvio ufficiale, la polizia municipale darà istruzioni ai cittadini sul funzionamento delle ztl posizionandosi proprio lungo il perimetro.
Dei 35.000 pass venduti, tutte le scadenze saranno rimandate al giorno d'entrata in vigore: chiunque abbia già acquistato i pass vedrà dunque iniziare il lasso di tempo di validità a partire proprio dal 15 aprile.
Nonostante sia stato fatto notare all'assessore Catania che quattordici sportelli siano ancora pochi per la quantità di pass da emettere, la sua risposta è stata la seguente: «Abbiamo investito motlo sul sistema di pagamento online, dando priorità a questo canale».
«I cittadini che si recano allo sportello - continuano - sono certo che possano rivolgersi a figli o nipoti per accedere al sistema più veloce». Eppure stando alle dichiarazioni è stato proprio il mal funzionamento del sistema veloce a far slittare tutto.
Si attende adesso il 6 aprile, giorno della pronuncia ufficiale del Tar, per l'ennesima svolta. Riusciranno mai queste Ztl a trovare pace, o ci aspetta un nuovo capitolo di tormenti e rinvii?
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