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Lutto nella ristorazione a Palermo: addio allo chef "cuciniere" Giacomo Armetta

Aveva 53 anni. Ex titolare di un'osteria nei pressi di piazza Spinuzza, in pieno centro storico. Figura iconica della cucina tradizionale palermitana

Balarm
La redazione
  • 1 marzo 2025

Giacomo Armetta (foto da Facebook)

Lutto nel mondo della ristorazione di Palermo. È morto il noto chef Giacomo Armetta, all'età di 53 anni, ex titolare dell'omonima osteria Armetta, nei pressi di piazza Spinuzza, in pieno centro storico.

Il suo ristorante, poi chiuso qualche anno fa, è stato una delle osterie più conosciute e apprezzate in città dagli appassionati della cucina tradizionale siciliana. Ogni piatto realizzato secondo la tradizione culinaria palermitana. Come scriveva nella presentazione, ogni portata era un connubio tra la sua "esperienza e i ricordi di una verace cucina materna".

Più che chef, Armetta si definiva un "cuciniere", per distinguersi dagli altri cuochi di cucina tradizionale perchè sosteneva che nel settore ci fosse ormai troppa "tascitudine". Tema sul quale non risparmiava battute e risate ai suoi ospiti e amici. E l'etichetta di "tascio" era rivolta soprattutto a chi sperimentava e stravolgeva le ricette tradizionali siciliane.
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La sua era una cucina autentica, rigorosamente legata alla tradizione siciliana, senza fronzoli né stravolgimenti.

Oltre che per i suoi piatti, molti lo ricordano anche per la sua allegria e per come accoglieva i clienti nel suo locale, divertendo tutti con aneddoti divertenti e piacevoli.

La notizia della sua scomparsa ha lasciato sgomenti amici e clienti. Tanti i messaggi di cordoglio sui social.

«Giacomino mio! Sono incredula, distrutta - scrive l'amica Fabiola sul profilo Facebook dello chef - Non si può! Troppo dolore...Nella mia mente ancora i ricordi di quando eravamo ragazzi, le risate, le tue risate, il tuo bel sorriso e la tua spiccata ironia... perché??? Ti ricorderò sempre...cucina per gli angeli in cielo..rip Amico mio».

«Non riesco a venirne a capo… - scrive un altro amico - hai cenato al locale parlavamo del tuo ultimo progetto con entusiasmo ascoltando anche qualche consiglio poi mi hai salutato e sei andato….per sempre».
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