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"Palermo chiama Italia": insieme per non dimenticare

Sei piazze per ricordare Giovanni Falcone: il 23 maggio, grazie alla collaborazione della Rai, gli studenti italiani saranno protagonisti di "Palermo chiama Italia"

  • 22 maggio 2015

Quarantamila studenti. Un numero già grande e destinato a crescere, che abbraccia tante giovani menti che commemorano con la stessa forza le stragi di Capaci e via D'Amelio, in occasione del ventitreesimo anniversario della morte di Giovanni Falcone, sabato 23 maggio.

La manifestazione di quest'anno, organizzata dalla Fondazione "Giovanni e Francesca Falcone" in collaborazione con la Direzione Generale per lo Studente del Ministero dell’Istruzione, si ingrandisce, coinvolgendo tutta la penisola.

Prendendo il nome di “Palermo chiama Italia”, coinvolgerà le piazze di Milano, Gattatico, Firenze, Napoli, Rosarno e Corleone, nell'intento di coinvolgere gli studenti di tutta Italia e un centinaio provenienti dall’Europa e Stati Uniti.

"Palermo Chiama Italia" comincerà alle 9.30 dal capoluogo siciliano (visualizza il programma della giornata), con la cerimonia istituzionale alla presenza di alcune delle più importanti cariche del governo, tra cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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Le iniziative si sposteranno poi in piazza Castelnuovo, dove sarà allestito un apposito villaggio della legalità, e continueranno al teatro Massimo, in via d’Amelio e sotto l’Albero Falcone, in via Notarbartolo, con una serie di incontri e dibattiti.

In particolare alle ore 12 l'appuntamento è al Teatro Massimo, con "Dieci storie proprio così" spettacolo teatrale ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, nato da un'idea di Giulia Minoli con la regia e drammaturgia di Emanuela Giordano.

Anche l'Università degli Studi di Palermo si unirà alle celebrazioni di "Palermo Chiama Italia", con #Unipanondimentica: a partire dalle ore 12.30 l'appuntamento è in via Maqueda 172, nell'aula magna della Scuola delle Scienze Giuridiche ed Economico Sociali per un dibattito ad ingresso gratuito su cultura e memoria moderato da Vincenzo Morgante, giornalista e direttore nazionale di Rai TGR.

Tornano i due cortei aperti a tutta la società civile: il primo corteo partirà alle 15.30 da via D’Amelio, mentre il secondo corteo si muoverà alle 16 dall’Aula Bunker. Entrambi raggiungeranno l’Albero Falcone in Via Notarbartolo.

Tante le iniziative collaterali che, in città e fuori, saranno finalizzate al ricordo delle stragi: alle ore 10 l'appuntamento è a Bagheria, in contrada Monaco, per l'inaugurazione di un campo sportivo in memoria di Giovanni Falcone, mentre Capaci ed Isola delle Femmine daranno vita ad incontri in piazza e dibattiti come "Capaci non dimentica".

A Cefalù, inoltre, alle ore 17.56, verrà dato inizio alla manifestazione "Capaci di non dimenticare". Per conoscere tutti gli eventi che dal 19 al 24 maggio interesseranno la città, è possibile consultare il calendario di Balarm.

Le iniziative nelle città italiane, invece, comprendono la presenza di Nando Dalla Chiesa e Franco La Torre al teatro Parenti di Milano, quella di Margherita Asta alla Casa Cervi di Gattatico e l'intervento di Betta Caponnetto allo stadio Ridolfi di Firenze.

A Napoli, in piazza del Municipio si esibirà il Coro giovanile del San Carlo, mentre a Rosarno, presso l’Istituto di Istruzione Superiore Piria parlerà Adriana Musella, familiare di Gennaro Musella, ucciso dalla ‘ndrangheta. A Corleone, infine, interverrà il presidente dell’Associazione Addiopizzo Daniele Marannano.

Ogni città si collegherà con l’Aula Bunker nel corso della cerimonia istituzionale che sarà trasmessa in diretta su Rai Uno. Il Miur unirà inoltre virtualmente le piazze attraverso il suo canale @MiurSocial raccontando le iniziative in corso con gli hashtag #23maggio e #PalermoChiamaItalia.

Così, l'anniversario delle stragi di Capaci e via D'Amelio diventa un momento di ancora più intensa partecipazione: un momento che rende il 23 maggio una giornata nazionale, una commemorazione non esclusiva ma bensì trasversale, che dalla Sicilia muove verso l'Italia per unire nella lotta civile e culturale per la legalità.

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