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Palermo-Atalanta 1-0: i tifosi sognano l’Europa

Quattordicesima giornata, 5 dicembre 2004, Palermo-Atalanta 1-0

  • 6 dicembre 2004

Il tempo delle perplessità e delle polemiche è già dimenticato; adesso, nella Palermo rosanero, è tempo solo di gioire e sognare. La terza vittoria consecutiva conferma lo splendido momento della squadra di Guidolin che, con i 3 punti conquistati nella difficile sfida contro l’Atalanta, si conferma la quinta forza del campionato di Serie A ad un solo punto dal quarto posto occupato da un Cagliari sorprendente come e più del Palermo. Palermo-Atalanta, valevole per la quattordicesima giornata del torneo in corso, era una di quelle partite capaci di nascondere notevoli insidie dietro un divario di punti che poteva far apparire scontato il risultato finale: la formazione orobica, infatti, si è presentata allo stadio Barbera in qualità di ultima della classe e con la casella delle vittorie occupata ancora da un desolante “0”. Ad attenderla, di contro, un Palermo in crescita e reduce da due vittorie consecutive: agli occhi di chi non conosce bene il calcio, dunque, una sfida impari e già decisa. Invece, i nerazzurri allenati da Mandorlini, sono arrivato a Palermo con la voglia di togliersi di dosso una sfortuna che, fino ad oggi, ha condizionato pesantemente i risultati di una squadra giovane, promettente, ma poco cinica.

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La simpatica e coloratissima coreografia della Curva Nord accoglie le due formazioni in campo e nei tifosi rosanero, l’amarezza per l’assenza in campo di Lamberto Zauli viene compensata dal recupero in extremis di Matteo Guardalben, uno dei portieri più in forma del campionato. L’arbitro Rizzoli da il via all’incontro e si capisce quasi subito che per il Palermo non ci sarà vita facile; i ragazzi di Guidolin partono forte e cercano di mettere alle corde gli avversari che, però, riescono a non farsi schiacciare nella propria area e creano qualche piccola occasione con Budan, unica punta schierata dal tecnico bergamasco. La differenza di valori tecnici in campo, comunque, è lampante e, nonostante qualche difficoltà creata dall’attentissimo schieramento difensivo dell’Atalanta, Santana e Mutarelli, entrambi in ottima forma, riescono spesso a saltare l’uomo sulle fasce mettendo a centro area una serie palloni interessanti per Toni e Brienza; la prima occasione capita proprio a quest’ultimo: Toni riceve palla al limite la protegge e si libera del suo marcatore lasciando partire un destro potente che il palermitano Taibi riesce solo a respingere sui piedi di Santana; l’argentino mette il pallone in mezzo per Brienza che insacca, ma il guardalinee segnala un fuorigioco poco evidente che costringe il direttore di gara ad annullare il gol.

Si riparte dallo 0-0 e l’Atalanta prova a farsi vedere in avanti con il solito Budan che, saltato un Barzagli fino a quel momento impeccabile, spreca tutto con un sinistro largo che non impensierisce Guardalben. Al 44°, quando sembrava che il primo tempo fosse destinato a chiudersi a reti inviolate, uno splendido gol di Franco Brienza rompe l’equilibrio e fa esplodere il boato del Barbera: su un pallone fatto spiovere in area da Natali in anticipo su Toni, il furetto rosanero si avventa scavalcando Taibi con un magnifico tocco di sinistro e mettendo in fondo alla rete il gol del meritato vantaggio del Palermo. Il tempo di festeggiare e l’arbitro manda tutti negli spogliatoi. Nell’intervallo lo speaker annuncia i risultati delle altre partite: il Palermo è quinto. La ripresa comincia e la partita rimane abbastanza equilibrata: l’Atalanta continua a difendere con molta attenzione e il Palermo prova a piazzare il colpo del KO nonostante il calo fisico di Brienza e Santana rendano più difficile il compito di Toni, costretto dal forfait di Zauli a soffrire nuovamente di solitudine. Gli orobici, allora, provando a prendere coraggio e un bel lancio di Montolivo costringe Biava ad atterrare Budan che era riuscito a smarcarsi a centro area: Rizzoli decreta, così, il calcio di rigore.

I 35.000 sugli spalti reagiscono subito: mentre Bernardini si appresta a battere la massima punizione, una bordata di fischi assordanti prova a stordirlo: riuscendoci. Il tiro del centrocampista nerazzurro, infatti, non è irresistibile e Matteo Guardalben diventa l’eroe del giorno respingendo il pallone una prima volta e opponendosi subito dopo al tentativo dell’accorrente Lazzari. E’ il tripudio; l’Atalanta accusa il colpo e non riesce più a rendersi pericolosa, mentre lo scampato pericolo ricarica la formazione rosanero che sfiora in un paio di occasioni il raddoppio prima che giunga il tanto atteso 90°. Un’altra vittoria: undici punti nelle ultime 5 partite, nessuna rete subita nelle ultime 4 e seconda migliore difesa del campionato insieme al Milan. Numeri che, insieme alla quinta posizione solitaria in classifica, consentono ai tifosi di sognare un posto in Europa. E i sogni, l’abbiamo già visto, certe volte si avverano…

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