ATTUALITÀ
Palermo: arriva il piano contro l'inquinamento acustico
La Giunta comunale di Palermo ha approvato il nuovo "Piano di zonizzazione" che prevede una soglia massima consentita dal suono per evitare l'inquinamento acustico
La movida palermitana è un argomento sempre caldo, un tira e molla, una battaglia sempre aperta tra i locali notturni e il Comune che da novembre scorso ha lanciato il suo guanto di sfida con un'ordinanza non molto condivisa ma considerata necessaria per tutelare i residenti.
Un nuovo piano è stato approvato dalla Giunta, in attesa della risposta del Consiglio comunale, che interessa anche la movida notturna: il "Piano di classificazione acustica" o "Piano di zonizzazione" prevede un limite raggiungibile da un suono prima di ricevere una sanzione, una soglia massima oltre la quale un suono è considerato come inquinamento acustico.
Il piano contempla, a detta del sindaco Leoluca Orlando, le esigenze di tutela del diritto al riposo e alla vivibilità non sminuendo il diritto allo svago e dell'attività economica, fornendo dei dati scientifici per valutare le soglie del suono.
La proposta è stata redatta dal "Centro Interuniversitario di Ricerca sull’inquinamento da agenti fisici" di Perugia in collaborazione con gli Assessorati all'ambiente e all'innovazione del Comune. Un lavoro certosino con cui si è disegnata e definita una mappatura della città sulla base della presenza di case, scuole, ospedali, attività commerciali, tenendo in considerazione il traffico veicolare e la densità della popolazione.
Sono state individuate sei classi per ciascuna delle quali il piano prevede dei limiti di emissione, immissione e qualità acustica in decibel, distinti per il periodo diurno (dalle ore 6.00 alle ore 22.00) e quello notturno (dalle ore 22.00 alle ore 06.00).
Per l'amministrazione il piano anti-rumore rappresenta uno strumento fondamentale a servizio della città, verso quegli ideali di benessere e salute a cui ognuno dovrebbe puntare. Meno entusiasti saranno i gestori dei locali notturni del centro e della fascia costiera che, qualora dovesse essere approvato il piano, saranno costretti a non produrre rumori forti rischiando una sanzione o la chiusura temporanea.
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