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Nuovi toponimi per 35 strade della periferia

Avevano nomi impronunciabili e provvisori, mentre adesso restituiscono onore ai più celebri personaggi, tra cui molti siciliani, che si sono distinti nella vita

  • 4 novembre 2008

Soprattutto scienziati e storici, ma anche scrittori, artisti e giornalisti, quasi tutti siciliani: a loro sono dedicate ben trentacinque strade periferiche della città. Avevano nomi impronunciabili e provvisori, mentre adesso restituiscono onore ai più celebri personaggi che si sono distinti nel corso della storia.

Così da "codici" come “TN.24” molte vie della città sono diventate dai nomi altisonanti come quello di “Giulio Natta” o di “Linus Pauling”, i due premi Nobel per la chimica, o Alberto Peratoner , altro celebre chimico. Perciò ad esempio, una traversa di via Sferracavallo da oggi sarà via Nicolò Rodolico, dal nome dello storico, mentre una via della zona Tommaso Natale è diventata via Francesco Giunta.

E poi ancora nella lista degli “eredietieri di vie” ci sono Giuseppe La Mantia, Adelaide Baviera Albanese, storica e archivista, e Giuseppe Silvestri, l' archivista del 1800. Come vie dedicate a celeberrimi scrittori ci sono invece Gesualdo Bufalino a cui è stata dedicata la via che provvisoriamente era chiamata TN.24 (in viale Regione siciliana nord-ovest) e poi Stefano D'Arrigo, Guglielmo Lo Curzio, e Livia De Stefani. Mentre il poeta Elvezio Petix ha avuto dedicata una via in zona Tommaso Natale, e la pittrice Maria Grazia Di Giorgio, una in zona circonvallazione.

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Tra i nomi di spicco ci sono poi pure tre giornalisti a cui sono state dedicate altrettante strade: Pietro Cellino, Mario Palumbo e Tonino Zito. Troviamo, poi, l’antropologo Serafino Amabile Guastella, il pedagogista Ernesto Codignola che viene ricordato nell'ex via TS.47, e il medico Mariano Cefalù cui verrà intestata una via nella zona ospedale Cervello, per rimanere in tema. Poi ci sono il filologo Antonio Magliaro, l'imprenditore Pietro Frasca Polara, edopo tanti cervelli, anche alcuni che sono distinti per prodezze fisiche, come l’atleta Michele Alajmo, famoso schermidore.

Spazio poi anche ad un uomo politico, Angelo Nicosia, al quale è stata intestata una piazza tra via Veneto e viale delle Magnolie, e al fondatore di "Italia Nostra", Antonio Cederna, il cui nome è ora ricordato nell'area che va da viale Regione siciliana nord-ovest alla montagna. Palermo ricorda, infine, Piero della Francesca, al quale viene dedicato un tratto della zona Sferracavallo, e Mohandas Gandhi, a cui è stata intestata la rotonda tra via Oreto e viale Regione siciliana sud-est. A nessuna persona, invece, è stato dedicato l'ampio spazio dinanzi all'Ippodromo, che invece prenderà il nome di piazzale Trattati di Roma. I provvedimenti, con parere favorevole dell'ufficio Toponomastica, settore Servizi alla Collettività, sono stati firmati dal sindaco Diego Cammarata.

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