ARTE E ARCHITETTURA
Nélida Mendoza: orme di un’infanzia sudamericana
Questi lavori evocano vagamente i dipinti cubisti, rigorosamente in due colori, di Braque e Picasso nel periodo analitico
Sembra che ultimamente la programmazione delle mostre di Arèa contenitoreartecontemporanea abbia un occhio di riguardo non solo nei confronti dei giovani artisti palermitani ma anche di altre interessanti realtà artistiche. Nélida Mendoza (Asunciòn-Paraguay, 1956) presenta, nell’attivissimo spazio espositivo di piazza Rivoluzione a Palermo, una sua personale, curata da Emilia Valenza, visitabile tutti i giorni tranne il lunedì dalle ore 20 in poi, fino al 19 ottobre. Titolo della mostra è “El Delantal”, il grembiule bianco utilizzato dai bambini per andare a scuola, che ne costituisce il vero leitmotiv e che, confezionato in una taglia microscopica, fa capolino dai quadri esposti, quasi come nei quadri-sculture dell’artista americano neodada Robert Rauschenberg. I dipinti bicolore, come “Marzo62”, si ispirano alle vecchie foto in bianco e nero che riportano a galla i ricordi di infanzia della Mendoza e svelano una sfumatura emotiva e personale che la sensibilità femminile dell’artista ha saputo esprimere.
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