TURISMO
Mille sfumature d'autunno: cinque escursioni siciliane per ammirare il "foliage"
Dalle Madonie fino all'Etna tra sentieri, laghi, boschi e vallate: i panorami siciliani si tingono d'oro e di rosso e non hanno nulla da invidiare ai paesaggi del nord Europa
Piano Battaglia in autunno (Foto: Michele Tumminello)
E certamente non con minore effetto: boschi decidui si preparano dunque a dare spettacolo accendendo le nostre montagne e i nostri paesaggi di colori come il giallo oro o il marrone di querce decidue, castagni, betulle e platani, o le mille sfumature di giallo, arancio e rosso dei faggi, fino al rosso intenso degli aceri.
Tonalità calde legate alla progressiva riduzione della produzione di clorofilla nelle piante, che si preparano al "letargo" invernale.
Prima del distacco, le foglie degli alberi si coloreranno dunque grazie alla comparsa di pigmenti come i carotenoidi (che regalano le classiche colorazioni giallo – arancioni) o le antocianine (che infiammano di rosso la superficie fogliare).
La prima escursione si sviluppa nel santuario dei boschi della Sicilia: i monti Nebrodi. Partendo da Portella Femmina Morta, già immersi nel fitto della faggeta, si percorre la strada sterrata che tocca il piccolo Lago Maulazzo (a circa 1400 metri di quota) e che attraversa il meraviglioso bosco di Sollazzo Verde, alle pendici di Monte Soro.
Si prosegue attorno al lago seguendo le indicazioni per il Biviere di Cesarò, la meta finale, che si raggiunge dopo circa 6 km.
Il Biviere è una delle zone umide naturali più importanti della Sicilia. Nelle acque di questo lago si specchiano le faggete di Monte Soro e di Mangalaviti, mentre a sud domina il panorama la mole dell’Etna. In autunno, neanche a dirlo, lo spettacolo è assicurato.
La seconda proposta invece ci porta sull’Etna, e in particolare sul versante nordorientale del vulcano, nel territorio di Sant’Alfio. Qui, tra i prodotti della poderosa eruzione del 1865, tra cui i monti Sartorius, si potrà ammirare lo spettacolare foliage dorato della betulla dell’Etna.
Questa pianta è un endemismo puntiforme e costituisce, insieme ad altre specie come il faggio o l’abete delle Madonie, una specie relitta del periodo post glaciale: in tutta la Sicilia, soltanto sull’Etna ha trovato le condizioni ideali per poter continuare a vegetare creando piccole formazioni boschive.
Spostandoci nuovamente verso la parte settentrionale della Sicilia, la terza escursione si snoda in un’area poco frequentata, ma di grande pregio naturalistico: la Riserva Naturale Orientata di Monte Sambughetti – Campanito. La riserva si raggiunge percorrendo la strada statale 117 tra Nicosia e Mistretta.
Il sentiero più interessante compie un giro ad anello attorno alla cima principale, attraversando ambienti di estrema bellezza come i Laghetti Campanito e formazioni boschive a cerro e faggio che colorano di giallo, arancio e rosso il panorama autunnale. Le zone umide della riserva ospitano inoltre importanti colonie della tartaruga palustre siciliana.
Le ultime due proposte per ammirare gli spettacolari colori del foliage autunnale sono dedicate alle Madonie. Se volete ammirare straordinari contrasti cromatici e allo stesso tempo osservare dal vivo il rarissimo abete delle Madonie (Abies nebrodensis), posteggiate lungo la SP119 (Polizzi – Portella Colla) nei pressi del km 8, in prossimità di un cancello della Forestale.
Il sentiero prende quota rapidamente con ampi panorami sul bellissimo Anfiteatro Naturale della Quacella, per poi risalire dopo una curva a gomito all’interno del Vallone Madonna degli Angeli.
Questa valle è di straordinaria importanza non solo per la presenza degli unici trenta esemplari di Abete delle Madonie esistenti al mondo, ma anche perché soltanto qui, grazie ad un fortunato mix di fattori ambientali, si trovano nella stessa fascia vegetazionale il faggio ed il leccio.
I forti contrasti tra la roccia nuda, gli sgargianti toni autunnali dei faggi e il verde cupo di lecci e abeti, creano uno spettro cromatico eccezionale che vale la pena di immortalare.
Infine, Piano Battaglia e Monte Mufara, sede di una delle faggete più belle e meglio accessibili della Sicilia. L’itinerario più semplice, che permette di attraversare agilmente il bosco, si snoda dal parcheggio ad ovest della valle.
Imboccato il sentiero, si prosegue per circa 500 metri tra splendidi esemplari di faggio, verso la Portella Arena, un meraviglioso belvedere naturale con vista sul Mar Tirreno, sui boschi di Monte Cervi e sull’interno della Sicilia.
Preparate dunque le scarpe da trekking, un abbigliamento adeguato e, ovviamente, le macchine fotografiche, manca poco!
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